Era la religiosa più anziana del mondo. Suor candida Bellotti, 110 anni, è andata via ieri a Lucca nella sede delle Ministre degli Infermi. Come riferiscono le consorelle, ha lasciato il mondo con la serenità che l’aveva sempre contraddistinta.
Si è spenta ieri a Lucca suor Candida Bellotti, la suora di origini venete più anziana al mondo. “Ha lasciato questa terra con la serenità che l’ha sempre contraddistinta nei suoi 110 anni di vita”, avrebbero raccontato le consorelle. Lo scorso 20 febbraio suor Candida Bellotti aveva festeggiato l’ultimo compleanno circondata dal vescovo di Lucca Italo Castellani, dalla superiora provinciale suor Giuliana Fracasso e dalle consorelle. Per lei anche una benedizione speciale da Papa Francesco, che le aveva rivolto “vive felicitazioni e fervidi auguri”.
Una vita per gli altri
Di origini venete, suor Candida (al secolo Alma Bellotti) apparteneva alla congregazione delle Ministre degli infermi di San Camillo de Lellis, che operano negli ospedali, nelle case di riposo e nei luoghi di cura. Dagli anni ’30 aveva prestato la sua opera come infermiera professionale in numerose città italiane, dedicandosi anche alla formazione delle giovani consorelle. Nel 2000, all’età di 93 anni, era stata trasferita nella casa madre di Lucca “per un meritato riposo”, avrebbe sottolineato la congregazione. Dieci i Pontefici che si sono succeduti durante la vita di suor Candida, fino a Papa Francesco, che ha avuto l’occasione di incontrare nel 2014 a Roma, in occasione del suo 107esimo compleanno, partecipando alla messa celebrata nella Domus Santa Marta e ricevendo la sua benedizione.
Ascoltare Cristo
Dieci i pontefici che si sono susseguiti durante la vita di suor Candida, fino a papa Francesco. Ma qual è il segreto di tanta longevità? “Ascoltare la voce di Cristo ed essere docili alla sua volontà. In tutta la mia vita ho sempre pensato: dove il Signore mi mette, quello è il posto giusto per me”, aveva affermato con semplicità una volta la Religiosa veneta, grande esempio di vocazione vissuta con coerenza.
di Federica Notte