Muore l’inventore delle fibre ottiche l’Ingegnere e fisico anglo-cinese Charles Kuen Kao. Ha portato fin dagli anni Sessanta la possibilità di trasmettere segnali luminosi utilizzando fibre di vetro purissimo, al posto dei cavi di rame
(UMDI-UNMONDODITALIANI) L’Ingegnere e fisico anglo-cinese Charles Kuen Kao, inventore della comunicazione guidata in fibra ottica, ricevette nel 2009 il premio Nobel per la fisica, è morto ieri in una casa di riposo a Hong Kong all’età di 84 anni. Era professore emerito di fisica dell’Università di Hong Kong. Nato a Shanghai il 4 novembre 1933, dopo la laurea all’Imperial College di Londra, inizia fin dal 1963 a occuparsi di fibre ottiche e a lavorare presso grandi compagnie telefoniche e di comunicazioni. Prima di svolgere la carriera accademica a Hong Kong, è stato ingegnere presso gli Standard Telecommunication Laboratories di Harlow ed ha portato fin dagli anni Sessanta la possibilità di trasmettere segnali luminosi utilizzando fibre di vetro purissimo, al posto dei cavi coassiali di rame, questa tecnologia è alla base della trasmissione di informazioni attraverso la rete. Nel 1966 Kao dimostra insieme a George Hockham che la forte attenuazione del segnale trasmesso attraverso le fibre è semplicemente una conseguenza della presenza di impurità nel vetro, e che tale attenuazione non deve superare il valore di soglia di 20 dB/km affinché un cavo di fibra ottica possa essere utilizzato per trasmettere segnali telefonici. Negli anni successivi Kao ha sviluppato uno spettrometro particolarmente sensibile per misurare le perdite di quarzi fusi prodotti commercialmente, con il quale ha dimostrato, con l’uso di un particolare commerciale quarzo, la riduzione dell’attenuazione a 5 dB/km soltanto. All’epoca dei primi studi di Kao sulle fibre ottiche, soltanto l’1% della luce era trasmesso lungo 20 m di fibra, oggi il 95% della luce persiste dopo 1 km. Ed è stato proprio grazie alle sue fondamentali ricerche sulle fibre ottiche e per le prospettive aperte nel campo della comunicazione che si è guadagnato il Premio Nobel nel 2009.