La manovra di primo soccorso, inventata all’inizio degli anni ‘70, consiste nel piazzarsi alle spalle della persona vittima di un ostruzione delle vie aeree e ultilizzare le mani per esercitare una pressione sotto il diaframma, provocando così la compressione dei polmoni che a sua volta esercita una pressione su qualsiasi corpo estraneo che si trovi nella trachea fino a farlo sputare
Henry Heimlich, il famoso medico chirurgo americano che inventò la manovra antisoffocamento è morto stanotte, all’età di 96 anni, per le complicanze di un attacco cardiaco subito una settimana fa, a Cincinnati, nell’Ohio. La manovra di Heimlich, consiste nel piazzarsi alle spalle della persona vittima di un ostruzione delle vie aeree e ultilizzare le mani per esercitare una pressione sotto il diaframma, provocando così la compressione dei polmoni che a sua volta esercita una pressione su qualsiasi corpo estraneo che si trovi nella trachea fino a farlo sputare. Una persona normale può trasformarsi in eroe grazie alla tecnica inventata dal famoso chirurgo che non richiede abilità, forza o attrezzature particolari. Pochi mesi fa, lo stesso Heimlich in questo modo ha salvato la vita di una donna che viveva nella sua stessa casa di riposo. La manovra di primo soccorso fu
inventata dal chirurgo toracico, all’inizio degli anni settanta dopo aver letto un articolo sulla gran quantità di morti avvenute nei ristoranti che, inizialmente, erano state ritenute legate a un infarto ma solo dopo collegate al soffocamento provocato dal cibo ingerito. La Croce Rossa statunitense adottò la manovra come tecnica di primo soccorso sin dal 1976, consigliando di usarla solo nelle persone coscienti. La manovra è invece totalmente sconsigliata sulle vittime di annegamento.
Hemlich, nato a Wilmington (Delaware) nel 1920 da genitori ebrei, si laureò alla Cornell University nel 1943, specializzandosi in chirurgia toracica. Quando elaborò la pratica delle spinte addominali come intervento d’emergenza nel soccorso di persone a rischio di soffocamento, era il primario di chirurgia presso il Jewish Hospital di Cincinnati, in Ohio. Per dimostrare la sua teoria, aveva preso dei cani anestetizzati in laboratorio, ha bloccato le loro trachee con dei pezzi di carne attaccati alle stringhe in caso di emergenza e ha sperimentato così la tecnica che avrebbe preso il suo nome in tutto il mondo. Appena una settimana dopo la pubblicazione delle sue ricerche, nel giugno 1974, il gestore di un ristorante nello stato di
Washington aveva salvato la prima vita, usando la manovra con una giovane cliente che stava morendo soffocata per un boccone di traverso.
“Papà era un eroe per molte persone in tutto il mondo per un semplice motivo: ha aiutato a salvare un numero incalcolabile di vite grazie semplicemente ad un’innovazione basata sul buon senso – ha dichiarato la sua famiglia – Ma non è stato solo un medico, era anche una persona molto umana oltre che un figlio, un marito, un padre e un nonno molto amorevole e devoto”.
Di Davide Colacci
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