E’ morto David Rockefeller. Aveva dedicato la sua intera vita agli affari, fino a diventare il numero uno di Chase Manhattan Bank, l’istituto che in seguito ha dato vita a JPMorgan Chase. Si è dedicato anche a molte attività umanitarie e fu anche l’ideatore degli incontri del gruppo Bilderberg e il fondatore della Trilateral Commission, nel 1973, con l’obiettivo di spingere l’economia verso la globalizzazione
David Rockefeller, famoso banchiere, nipote ancora in vita del fondatore di Standard Oil John D. Rockefeller (in pratica la storia di Wall Street e del capitalismo americano) è scomparso. L’uomo si è spento nella sua casa a Pocanto Hills, nello stato di New York, all’età di 101 anni, a causa di un arresto cardiaco nel sonno. Aveva dedicato la sua intera vita agli affari, fino a diventare il numero uno di Chase Manhattan Bank, l’istituto che in seguito ha dato vita a JPMorgan Chase. Figura emblematica del capitalismo mondiale e grande amico di personalità internazionali, da Deng Xiaoping a Nelson Mandela fino all’ex segretario di Stato Henry Kissinger, è stato oggetto anche di critiche per via dei suoi rapporti con leader autoritari come il dittatore cileno Augusto Pinochet, il presidente iracheno Saddam Hussein e lo Scià di Persia Reza Pahlavi.
Soldi per aiutare gli altri Ma Rockefeller non è stato solo un banchiere, si è infatti guadagnato la celebrità anche per la sua attività filantropica. Nel 2006 ha concesso in eredità al Rockefeller Brothers Fund, istituito insieme ai suoi fratelli nel 1940, 225 milioni di dollari. L’anno prima aveva donato 100 milioni a due importanti istituzioni newyorchesi: il Moma, che aveva fondato con la madre, e la Rockefeller University, un ateneo lanciato da suo nonno. Nel 2008 altri 100 milioni di euro erano stati destinati all’università di Harvard, in Massachussets. Rockefeller è stato anche tra i fondatori e promotori del gruppo Bilderberg, l’incontro che ogni anno riunisce personalità di spicco del mondo politico, economico e bancario, e della Trilateral, ossia l’organizzazione non governativa nata per favorire la cooperazione tra Usa, Europa e Giappone.
Un grande uomo d’affari Rockefeller fu un autentico uomo d’affari: entrò alla Chase Bank nel 1940, di cui divenne presto uno dei principali manager, e nel 1955 approvò la fusione con The Manhattan Company, dando vita alla Chase Manhattan Bank. Come ha raccontalo nella sua autobiografia “La mia vita” è riuscito ad espandere i suoi progetti tessendo relazioni con oltre 200 tra capi di Stato e di governo di oltre 100 Paesi al mondo, compresi quelli nella lista nera delle relazioni diplomatiche con Washington.
Connessioni con il mondo La Chase Manhattan fu la prima banca americana ad aprire filiali a Mosca e Pechino. Le sue forti connessioni con il mondo del commercio petrolifero hanno anche fatto sì che venisse coinvolto nella politica estera degli Usa verso il Medioriente: fra l’altro Chase fu la prima banca a riaprire nel 1974 in Egitto dopo la crisi di Suez del 1956. Rockefeller fu anche l’ideatore degli incontri del gruppo Bilderberg e il fondatore della Trilateral Commission, nel 1973, con l’obiettivo di spingere l’economia verso la globalizzazione.
Di Federica Notte
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