L’acqua è la componente più tipica del pianeta Terra, e capita che si dia per scontata una risorsa così fondamentale. I fiumi molisani non superano la soglia dei 90 km di lunghezza e nascono quasi tutti dal Matese nell’occidente, per poi sfociare nelle coste adriatiche, mentre sono presenti solo 3 laghi. Il Gruppo del Partito Democratico Consiglio Regionale propone i contratti di lago, per valorizzare e tutelare tale risorsa
Il Molise è ricco di acqua di buona qualità, un habitat fluviale naturale spesso ignorato da molti. Nel territorio della regione sono presenti 3 giacimenti di acque minerali e fonti di acqua di sorgente. Partendo dalle proposte per Arcichiaro, a Guaridaregia si è svolto, il 1° agosto, un incontro in seno alla campagna annuale di Legambiente “Goletta dei Laghi”, dove sono stati trattati i temi inerenti alla gestione delle acque, quale risorsa per il territorio. Inoltre, in tale occasione il Gruppo del Partito Democratico Consiglio Regionale ha presentato una proposta di legge per la valorizzazione e tutela ambientale dei Laghi del Molise, prevedendo l’introduzione dello strumento di programmazione partecipata del cosiddetto Contratto di Lago. “In un momento di crisi continua in Italia, soprattutto al Sud (come da ultimo rapporto Svimez), e di profondi cambiamenti climatici in atto, oggi più che mai necessitiamo di interventi programmati per la tutela e gestione delle acque che permettano una nuova tipologia di sviluppo integrato. – commenta così Antonio Tomassone del Dipartimento Ambiente del PD – Tutto ciò rappresenta uno dei punti prioritari della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (in linea con il lavoro dell’IPCC Onu). La sfida passa quindi per una politica in grado di programmare in modo sostenibile interventi di lungo periodo capaci di generare valore aggiunto per i territori in linea con le specifiche ambientali peculiari degli stessi.”
In futuro la risorsa scarsa sarà il cosiddetto “oro blu”: l’acqua. Il Molise è caratterizzato da un territorio ricco di acque superficiali e sotterranee di qualità. I bacini lacuali di diverso volume sono presenti su tutto il territorio regionale e la regione è attraversata da numerosi corsi d’acqua. “Da questo quadro emergono dei presupposti tali da considerare la nostra regione, nell’immediato futuro (anche se oggi già in parte lo è), un territorio strategico per il Mezzogiorno d’Italia. Per questo bisogna iniziare sin da ora a prevedere interventi programmati ed integrati nella gestione delle risorse idriche. – afferma Tomassone – Per questo è necessario utilizzare strumenti che coinvolgano il più possibile i territori e tutti gli stakeholders interessati; in questo senso il Contratti di Fiume e di Lago (ed anche quelli di falda) rappresentano quelle azioni di programmazione, delineate dalla UE, che meglio si prestano alla tutela ed al tempo stesso allo sviluppo del territorio. Per questo il PD Molise spingerà affinché vengano inseriti nel Piano Regionale per la Tutela delle Acque, nelle norme di attuazione, specifiche disposizioni volte a promuove modalità di gestione integrata a livello di bacino e sottobacino idrografico favorendo l’attivazione di strumenti di programmazione negoziata come i Contratto di fiume e Contratto di lago. – afferma il responsabile Dem – Anche istituendo un tavolo tecnico di coordinamento dei Contratti di fiume e lago.” Il Forum Economico Mondiale ha descritto la sicurezza idrica come la principale istanza geopolitica nel nostro futuro. “L’acqua è perciò la ragnatela che tiene insieme la rete di sfide su cibo, energia, clima, crescita economica e sicurezza che l’economia mondiale dovrà affrontare nel corso dei prossimi due decenni – chiude Tomassone – Il PD è quindi convinto che l’acqua rappresenti, di conseguenza in tutte le sue forme, uno dei settori prioritari in cui una buona governance partecipata diventa cruciale. Una governance basata sul coinvolgimento diretto dei cittadini nell’affrontare le scelte che li riguardano.”
Di Grazia De Gregorio
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