Accoglienza Ong e trucchetti che si rivelano controproducenti nei confronti della linea dura del governo Meloni. La doppia faccia della risoluzione Imo 167/78. La richiesta di asilo andava fatta da acque internazionali. Il ricorso ex art. 700 Cpc fatto dagli immigrati mentre si trovavano a bordo di Humanity 1 dopo lo sbarco dei fragili
Accoglienza Ong e trucchetti per imporre all’Italia di farsi carico di tutti i clandestini che valicano i confini italiani, spesso proprio grazie alle Ong. Alla fin fine si tratta dell’ennesimo teatrino politico sulla pelle degli immigrati clandestini, che raccolti in mare dalla Ong Humanity, avrebbero fatto domanda d’asilo direttamente sulla nave quando oramai questa di trovava in acque territoriali italiane.
Accoglienza Ong e trucchetti che dimenticano la bandiera
A bordo delle navi Ong, insomma, si potrebbero depositare richieste di protezione internazionale. Il 6 novembre scorso i clandestini a bordo di Humanity 1, battente bandiera tedesca, avrebbero manifestato al capitano, ai membri dell’equipaggio e al legale a bordo della nave, ormai in acque territoriali italiane, richiesta di diritto d’asilo.
L’Italia deve accogliere: lo dicono le Ong
Qualunque bandiera batta la nave, è sempre l’Italia che deve obbligatoriamente accogliere i migranti. Questo perché i clandestini sono spinti a presentano domanda d’asilo nel momento in cui la nave è entrata nelle acque territoriali italiane.
Hamanity 1 con avvocato al seguito
Trovandosi in acque territoriali italiane al momento della manifestazione di volontà dei migranti, Humanity 1 ha chiesto all’Italia di concedere lo sbarco, non già alla Germania, paese di bandiera della nave. Le richieste di asilo vanno poi formalizzate a terra. A farlo, l’avvocato difensore dei migranti, che si è rivolto all’ufficio immigrazione della Questura di Catania territorialmente competente per la ricezione lo stesso giorno, 6 novembre, mediante invio dalla sua posta elettronica certificata.
Accoglienza Ong e trucchetti, il ricorso
Il ricorso al Tribunale di Catania contro i ministeri italiani dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa, è stato sottoscritto dai migranti rimasti a bordo dell’Humanity 1 dopo lo sbarco dei fragili. Tale ricorso fa appello alla risoluzione Imo.
Accoglienza Ong e trucchetti come la risoluzione Imo
La risoluzione Imo (International maritime organization) 167/78, precisa però che l’obbligo di assistenza si può considerare concluso anche a bordo di una nave, a maggior ragione se attrezzata proprio per svolgere attività di assistenza in mare.
Richiesta di asilo in acque internazionali
La richiesta di asilo andava fatta da acque internazionali. Il ricorso ex art. 700 Cpc fatto dagli immigrati mentre si trovavano a bordo di Humanity 1 dopo lo sbarco dei fragili, conferma che il Governo italiano ha agito nel pieno rispetto della legalità. L’operazione Sar (Search and rescue) si sarebbe dovuta quindi concludere con la richiesta di asilo inviata dalla nave alle autorità competenti del paese di bandiera mentre Humanity 1 si trovava in acque internazionali.
Accoglienza Ong e trucchetti che rimbalzano sulla risoluzione Imo
La stessa risoluzione Imo conferma infine un principio di diritto internazionale, ovvero che la sovranità nazionale permette a qualsiasi stato di controllare le proprie frontiere e di escludere ingressi non autorizzati quando il passaggio della nave non sia inoffensivo, come è il caso in cui si tenti di violare le norme interne in materia di immigrazione di quel paese.
Espedienti e trucchi
Le richieste di asilo presentate solo quando la nave si è trovata in acque territoriali italiane anziché in acque internazionali è solo un espediente per far passare un’attività che è diventata un business, quella del “taxi” che va a
Accoglienza Ong e trucchetti che calpestano il diritto internazionale
Non va dimenticato il principio di diritto internazionale secondo il quale lo stato costiero ha il diritto di controllare le proprie frontiere e di adottare tutte le misure necessarie per impedire nel suo mare territoriale ogni passaggio che non sia inoffensivo.
Incentivo a mettersi in mare
Infine, si può a ragion affermare che proprio la presenza, al largo, di navi ONG costituisce un incentivo a mettersi in mare, per tutti quei disperati che partono dalle coste libiche.
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