PROPOSTA UN’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER I SINDACI CONTRO LE PROTESTE E LE IRE DEI CONCITTADINI
Tempi duri per i Sindaci dei piccoli comuni. A Montenero di Bisaccia, patria del più noto on. Antonio Di Pietro, è stata addirittura rovesciata una scrivania addosso al primo cittadino, e l’autore del gesto di 
disperazione è niente poco di meno che un invalido civile. Non si conoscono i motivi dell’aggressione. Quel che si sa è che l’uomo, D.V.M, 40enne del luogo, invalido civile, è stato denunciato in stato di libertà, dai Carabinieri della Stazione di Montenero per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Il Sindaco, Giuseppe D’Ascenzo, se l’è cavata con uno spavento, uscendo illeso dall’aggressione. I Carabinieri sono intervenuti chiamati da alcuni dipendenti, che avevano sentito il tramestio e le urla provenienti dalla stanza del Sindaco, dove i toni si erano scaldati e il 40enne aveva cominciato a dare in escandescenze. Insomma, non ci meraviglieremmo sei i Sindaci, in aggiunta alla loro indennità di carica, richiedessero un’assicurazione di carica contro le rimostranze, le ire e le proteste dei loro concittadini.
disperazione è niente poco di meno che un invalido civile. Non si conoscono i motivi dell’aggressione. Quel che si sa è che l’uomo, D.V.M, 40enne del luogo, invalido civile, è stato denunciato in stato di libertà, dai Carabinieri della Stazione di Montenero per violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Il Sindaco, Giuseppe D’Ascenzo, se l’è cavata con uno spavento, uscendo illeso dall’aggressione. I Carabinieri sono intervenuti chiamati da alcuni dipendenti, che avevano sentito il tramestio e le urla provenienti dalla stanza del Sindaco, dove i toni si erano scaldati e il 40enne aveva cominciato a dare in escandescenze. Insomma, non ci meraviglieremmo sei i Sindaci, in aggiunta alla loro indennità di carica, richiedessero un’assicurazione di carica contro le rimostranze, le ire e le proteste dei loro concittadini.
A Campobasso, inoltre, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione indagini scaturite da una denuncia presentata dalla persona offesa dal reato, hanno denunciato per truffa e ricettazione due fratelli del capoluogo, C.U., 41enne e C.A., 39enne, entrambi disoccupati e pregiudicati; i predetti, utilizzando falsi nomi, nel mese di ottobre 2008 avevano acquistato del materiale edile da un esercizio commerciale del luogo, per un valore di 7500 euro, pagando con un assegno bancario tratto da un conto corrente intestato ad una persona deceduta nel 2007.
Di Mina Cappussi
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