A.A.A. cercasi siciliano calabrese, Molise Noblesse Filitalia alla ricerca di personaggi rappresentativi delle regioni d’Italia per un progetto pionieristico che per la prima volta mette in scena, in strada, tra la gente, la libera rivisitazione del testo di Alessandro Manzoni. I Promessi Sposi nei Dialetti d’Italia sarà presentato a New York, per portare in scena la parlata toscana, veneta, napoletana, siciliana, marchigiana, siciliana, calabrese, molisana. C’è ancora tempo per presentare la candidatura. I luoghi manzoniani contestualizzati sul territorio, le parlate in volgare, i modi di dire… Il punto focale del progetto è quello della tutela e salvaguardia del dialetto quale vero e proprio idioma
A.A.A. cercasi siciliano calabrese, sembra l’incipit di una barzelletta, ma in realtà apre le porte di un progetto pionieristico di promozione turistico-territoriale, annunciato in anteprima nazionale e pronto a partire per rappresentare le regioni d’Italia tra gli Italiani nel mondo. Tra le altre cose sarà dato, a puntate, dalla Radio WGBB Long Island New York.
A.A.A. cercasi siciliano calabrese del Bel Paese
Più che un annuncio è una sfida, quella lanciata a Bojano dal quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani con Molise Noblesse, Filitalia International, Centro Studi Agorà, Ippocrates e Aitef, che ai social ha affidato l’individuazione di tre personaggi rappresentativi di altrettante regioni d’Italia.
Quadri scenici sull’antico Tratturo Pescasseroli-Candela
I PROMESSI SPOSI nei Dialetti d’Italia, Quadri Scenici itineranti sul Tratturo Pescasseroli-Candela rappresenta il primo momento ufficiale dell’iniziativa che si terrà nel centro storico di Bojano, lungo l’antico Tratturo e in alcuni sporti (fondaci). C’è il dialetto molisano (Bojano, Campochiaro, Spinete, San Polo Matese, Colle d’Anchise ecc.), quello pugliese, romanesco. L’annuncio di oggi è volto a cercare un calabrese, un siciliano, un napoletano.
Il romanzo che abbraccia tutta la nazione
Successivamente si amplierà ad altri territori, quali Marche, Umbria, Veneto e via dicendo. I dialoghi sono adattati al territorio, per cui i riferimenti geografici manzoniani divengono contestualizzati. Anche la caratterizzazione dei personaggi è specifica, evidenziando vizi, debolezze, magagne ecc… Si tratta di una libera rivisitazione, a firma di Mina Cappussi e Daniele Romano, con un tocco divertente e accattivante, del celebre romanzo di Alessandro Manzoni, tra le opere miliari della Letteratura Italiana.
Salvaguardia del dialetto
Il punto focale del progetto è quello della tutela e salvaguardia del dialetto quale idioma proprio di una determinata comunità, caratterizzato dall’ambito geografico relativamente ristretto, dall’uso perlopiù orale e da particolari funzioni comunicative.
Per chi volesse cimentarsi nella lingua madre regionale, è possibile contattare il quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani al 338 8918 290. La prima rappresentazione è prevista per il prossimo 20 dicembre a Bojano.
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