Dpcm prorogato a ottobre,il premier Giuseppe Conte firma il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che proroga le misure anti-covid fino al 7 ottobre
Dpcm prorogato a ottobre, nel giorno in cui i nuovi contagi calano per la seconda volta consecutiva, il premier Giuseppe Conte firma il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che proroga le misure anti-covid fino al 7 ottobre. Resteranno invece chiusi stadi e discoteche. Aumentano anche i ricoverati con sintomi in reparti ordinari, che sono ora 1.719 (+36), le persone in isolamento domiciliare invece ammontano a 31.132 (+870). L’unica regione senza nuovi positivi è la Valle d’Aosta, al pari della provincia autonoma di Bolzano, mentre l’aumento maggiore di casi si registra in Campania con 218. Al secondo posto il Lazio con 159, poi l’Emilia Romagna 132 e la Lombardia con 109. I casi di Covid-19 totali in Italia sono ora 278.784, le vittime 35.553. Gli attualmente positivi aumentano di 915 fino a quota 32.993, i dimessi e i guariti di 223 e sono adesso 210.238. Nel Dpcm le norme, sono prorogate. Sono vigenti dal 16 agosto e verranno prorogate per altri 30 giorni ovvero fino al 7 ottobre, viene spiegato, perché non è possibile un prolungamento di oltre un mese. Il Governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche, lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma ci sono stati degli interventi per richiuderle.
Dpcm prorogato a ottobre,l’autocertificazione per l’ingresso in Italia da chi proviene da Paesi finora ‘off limits’
L’autocertificazione per l’ingresso in Italia da chi proviene da Paesi finora ‘off limits’ per attestare che si risiederà presso una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva. L’autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni. Gli Stati per cui era vietato l’ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia, Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena. Restano in vigore le norme sulla mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, sul divieto di assembramento. Inoltre è allo studio un piano per ridurre l’uso del contante, possibile veicolo di contagio.
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