Donato Toma, presidente dell’Ordine dei commercialisti, assessore a Campobasso e amministratore a Bojano, si candida come prossimo governatore del Molise e racconta di aver chiamato Michele Iorio, dicendo di essere una coalizione inclusiva. Ha ricevuto anche una telefonata da Silvio Berlusconi, che gli ha dato il proprio sostegno.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Donato Toma ha dato la notizia della sua indicazione a candidato governatore del centrodestra, trascorsa tra annunci di sabotaggi e di scissione e l’annuncio serale della sua investitura ufficiale da parte dello schieramento. Confermata dai vertici nazionali di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia. In un documento congiunto, i leader dei partiti scrivono: la candidatura, espressa dal territorio e con il concorso dei movimenti civici del centrodestra, rappresenta la volontà di rinnovamento e di cambiamento che il centrodestra si propone di interpretare in Molise, come a livello nazionale. L’alto livello morale e professionale del nostro candidato, e la sua esperienza professionale e associativa che lo ha messo in diretto contatto da un lato con le realtà economiche e produttive, dall’altro con le istituzioni in Molise, sono caratteristiche che lo mettono in condizione di saper interpretare al meglio le esigenze di un territorio che ha bisogno di una svolta profonda per ricominciare a crescere”. “Non mi piace alimentare la polemica politica – ha chiarito facendo riferimento alla ‘fronda interna’ emersa ieri – quando c’è qualcosa da dire mi piace che venga allo scoperto, perché così diventa dialogo. Altrimenti sono solo polemiche e lasciano il tempo che trovano”. Quanto all’assenza dell’ex governatore e dei suoi la precisazione. “Con Iorio ho parlato la notte passata, attendo il suo pensiero, io spero nella coalizione più inclusiva possibile e non escludo nessuno”. In che modo riuscire nell’impresa non lo dice: “Un coach non rivela le strategie”. Mentre invece precisa che al centrodestra ha chiesto discontinuità. Chiarimento arrivato nella conferenza stampa tenuta oggi a Campobasso, seduto al tavolo con al fianco la nipote, “una giovane praticante del mio studio” e la sorella, che da sempre lavora con lui. A dimostrazione che i valori della famiglia e del lavoro vengono per lui al primo posto. E che fanno parte anche del programma di governo, che si sta definendo negli ultimi dettagli, “perché sono stato designato solo da poco e perché voglio avviare la fase dell’ascolto con le categorie sociali e produttive”. Un metodo che gli è conforme anche alla sua formazione professionale.