Pensione a 61 anni, la nuova riforma annunciata dal ministro danese Mette Frederiksen. Egli sostiene sia un diritto andare in pensione in salute e potersi dedicare ai propri interessi
Pensione a 61 anni, è la proposta del ministro danese Mette Frederiksen in contrasto con la legge in vigore attualmente in Danimarca dove l’età pensionistica media è di 67 anni e potrebbe arrivare a 68 nei prossimi dieci anni. La nuova riforma prevede la pensione anticipata entro il 2022 per circa 38 mila persone e entro il 2025 per 49 mila lavoratori. Chi ha lavorato per 42, 43 o 44 anni avrà diritto ad andare in pensione uno, due o anche tre anni prima.
Il ministro danese Frederiksen ha espresso tutta la sua contrarietà sull’età pensionistica stabilita a 67 anni e ha dichiarato: “I cittadini danesi si alzano la mattina e vanno a lavorare con acciacchi e dolori. Metteremo in atto un nuovo programma per quelli che sono stati sul posto di lavoro da più tempo che hanno pagato le tasse per tutta la vita professionale e hanno svolto alcuni dei lavori più duri e faticosi”.
Pensione a 61 anni, dovrebbe essere un diritto
L’intenzione del ministro Frederiksen, sin dalla campagna elettorale del 2019 è, quindi, quella di agevolare i lavoratori che svolgono le mansioni più faticose a livello fisico per permettergli di avvicinarsi prima alla pensione. Tutto ciò è stato il fulcro del partito socialdemocratico. “Dovresti poter smettere di lavorare prima di essere esausto – conclude il ministro danese-. La vita in pensione dovrebbe essere buona e in salute, il che significa avere diversi anni per passare il tempo a coltivare i propri interessi e stare con la propria famiglia. Dovrebbe essere un diritto”.
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