Ma virus, perché non la smetti? Ci hai allontanato dai nostri cari, dalla nostra quotidianità, e ci hai allontanato da quello che ormai stava diventando il nostro compito: fornire aiuto a persone che ne avevano bisogno. Loro con noi si divertivano molto. Ci hai chiuso in casa, ma noi non te la diamo vinta. Siamo Edoardo il polentone, Lorenzo, Martina, Nicoletta, Sabrina, Raffaella, Jessica, Mariarita, Noah, Daniele, lavoriamo da qui, ci formiamo ugualmente, facciamo attività e soprattutto quelle persone che avevano bisogno di noi, non le abbiamo abbandonate. Ogni giorno, attraverso una chiamata, ci accertiamo che tutto vada bene. Il Servizio Civile è un impegno per gli altri, una occasione per crescere, un modo per conoscere diverse realtà, uno strumento di pace e di integrazione, è un atto di amore…
Siamo in Molise, una regione che alcuni dicono di non conoscere, altri che non esiste, ma noi esistiamo e come!! Abbiamo quasi 303.000 abitanti, abbiamo cattedrali, chiese magnifiche, usanze originali, monti impetuosi, parchi estesi e anche il mare, pensate un po’. Abbiamo tutto, non manca nulla. Abbiamo anche il Servizio Civile Universale, che grazie all’Agenzia Agorà si estende in molti paesi come Campobasso, Gambatesa, Toro, Baranello, Sant’Angelo Limosano, Bojano, Campolieto, Gildone, Belmonte, Bojano, Colli al Volturno, Guardiaregia, Ripabottoni, Montaquila, Petrella, Sant’Elia a Pianisi, Spinete, Trivento, Fornelli, Jelsi, Agnone e mooolti altri. Ma cosa è il Servizio civile universale? Per chi non lo sapesse, il servizio civile universale è impegnarsi in un progetto finalizzato alla difesa, non armata e nonviolenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, con azioni concrete per le comunità e per il territorio. E’ un impegno per gli altri, è una partecipazione di responsabilità, è una occasione per crescere confrontandosi, è un modo per conoscere diverse realtà, per capire e condividere, è una crescita professionale, è uno strumento di pace e di integrazione, è una forma di aiuto a chi vive in disagio o ha minori opportunità, è un atto di amore e di solidarietà verso gli altri, è una occasione di confronto con altre culture, è una risorsa per il Paese, è una esperienza utile per avvicinarsi al mondo del lavoro. Insomma, il servizio civile è una cosa molto importante.
Arriviamo al 10 Marzo 2020, i volontari del servizio civile vengono ‘’allontanati’’ dalle loro sedi; ma cosa succede? Tutti dicono che c’è un brutto virus in giro, che si trasmette velocemente, che provoca morte quando irrompe soprattutto nella vita di persone che di vita ne hanno vissuta eccome! O perché la morte la sfidano ogni giorno, e per questo anche il virus ci prova, o perché secondo il virus ne hanno già vissuta troppa e devono smetterla. Ma virus, perché non la smetti? Ci hai allontanato dai nostri cari, dalla nostra quotidianità, e ci hai allontanato da quello che ormai stava diventando il nostro compito: fornire aiuto a persone che ne avevano bisogno, ma tu, guarda un po’, proprio non eri necessario!! Loro con noi si divertivano molto, e soprattutto riuscivano a superare quelle difficoltà che tu proprio non hai risolto!
VIRUS CI HAI CHIUSO IN CASA, MA NON TE LA DIAMO VINTA
Ci hai chiuso in casa, ma noi non te la diamo vinta. Infatti, da quel 10 Marzo, lavoriamo da qui, ci formiamo ugualmente, facciamo attività e soprattutto quelle persone che avevano bisogno di noi, non le abbiamo abbandonate. Ogni giorno, attraverso una chiamata, ci accertiamo che tutto vada bene, e soprattutto teniamo loro compagnia. Forniamo informazioni su tutte le strutture alle quali possono fare riferimento, facendo attività di mappatura: abbiamo stilato un documento in cui indichiamo nei nostri paesi di riferimento, dove si trovano ambulatori, servizi sociali, centri di riferimento, luoghi di animazione, farmacie, guardie mediche, medici di base; abbiamo indicato loro a chi rivolgersi per un aiuto e quindi associazioni come la protezione civile. Quindi, diciamo che non ci butti a terra con facilità come tutti dicono.
Che poi… Noi siamo del Sud, sempre discriminato, e tu virus, da dove vieni? Da mooooolto più sopra di noi; quel Nord, che ci ha trattato con superficialità, ma come ti sei permesso? Noi che ti abbiamo subito offerto solidarietà, adesso te ne penti? Ma noi stiamo scherzaaandoo!! Noi amiamo prenderci in giro, siamo un po’ birbanti, non facciamo distinzioni e adesso ti spieghiamo il perché. Noi… Ma chi noi?! Quasi dimenticavo, noi siamo il gruppo GIADA, agiamo su ben 5 comuni del Molise, e stiamo scrivendo questo diario per raccontare come ti stiamo vivendo oggigiorno.
Riprendendo il discorso, noi, gruppo GIADA, abbiamo un polentone nel team, sempre pesante, sempre distante, ci guarda quasi ‘’dall’alto’’, come se si credesse chissà chi, e vuoi sapere qual è la cosa divertente? Che è rimasto bloccato in Molise proprio a causa tua!! Che ridere… Ma nooo!! Stiamo scherzando, lui è il nostro comico, quando c’è lui si ride sempre, ha sempre la battuta pronta, se non avesse quell’accento ‘’un poco’’ diverso, non si direbbe nemmeno sia del Nord. Non perché quelli del Nord non ridano mai, ma ci sembrano un po’ troppo seriosi, a volte. Bando alle ciance, lui si chiama Edoardo, è di Varese, ma si trova a Gambatesa per la sua carriera calcistica, e in più è operatore volontario del servizio civile lì. In questo periodo di domiciliazione coatta ogni mattina si alza, dopo aver svolto la sua routine come operatore volontario (formazione, ricerca, attività di solidarietà alla cittadinanza), cerca compagnia – essendo lontano dalla sua famiglia – per giocare almeno alla play (virus, questo lo permetti??).
Chi trova? Lordiam, giocatore incallito di Call Of Duty, lo conoscete? Nemmeno noi, a parlarcene è Lorenzo (alias Lordiam), operatore volontario presso la sede di Campobasso, che oltre a sparare a zero nel suo gioco di guerra, spesso spara a zero anche su di noi, sembra sempre arrabbiato, ‘’e fattela na risata Lorèèè’’, diciamo in coro, e ci sbellichiamo tutti dalle risate. In realtà non è arrabbiato, è solo che vorrebbe che tutti giocassimo al suo gioco, ma noi non abbiamo tempo da perdere capisci Lorenzo? Il paese ha bisogno di noi, come Campobasso ha bisogno delle attività che tu ogni mattina svolgi: che poi passi tutto il pomeriggio a giocare a noi che importa?! Contento tu, contento tutti.
NICOLETTA CHE DORME IN VIDEOCONFERENZA
Poi c’è Nicoletta, quella che c’è sempre, ma è come se non ci fosse, è in videochiamata con noi, ma contemporaneamente è sdraiata sul letto e per poco non dorme!! Ma ci pensate alla scena?! Svegliatasi presto per la formazione, fatte le sue chiamate per controllare che tutto fosse a posto per i suoi ‘’giovani’’ over 70, fatte le attività di ricerca, viene in videochiamata con noi e che fa?! Dorme!! Ma dico io, noi non siamo nulla per te? E allora ti svegliamo, con qualsiasi suono forte esista intorno a noi, siamo quelli di Giada, siamo casinisti, siamo vivaci, e secondo te non troviamo un modo per svegliarti? E quando vediamo la tua faccia assonnata che ci guarda e dice ‘’Ragà, ma io avevo sonno’’, ci sbellichiamo di nuovo dalle risate.
MARTINA LA MATTINIERA DALLA RISATA CONTAGIOSA
Al contrario di Nicoletta, c’è Martina, la mattiniera della situazione, quella che sveglia tutti, quella che parla spesso, quella che offre il suo aiuto a tutti noi del gruppo GIADA quando qualche domanda di qualsiasi attività, non ci è chiara. ‘’E basta a parlàà Martìì’’ (ogni tanto ci vuole!!). Ma lei con la sua risata contagiosa e alquanto strana, quasi scoppiettante e simile ad un ultrasuono, ci annienta tutti e ci fa sorridere. Dopo aver svolto la sua routine da operatrice volontaria, ci racconta di quanto tempo passa con la sua nipotina, e solo a sentirla parlare così tanto di lei, pensiamo ‘’Povera nipotina sua, quanto tempo la deve sopportàà’’… Ma non è veroooo, noi scherziamo!! Adoriamo la tua loquacità.
SABRINA STUDIA STUDIA E IL VIRUS NON LA FA LAUREARE
Una ragazza che invece non ci calcola proprio è Sabrina, studia sempre, sempre che deve lasciarci per studiare; studia, studia e non si laurea mai. Ogni volta che mostra in videochiamata i vestiti che ha scelto per la sua laurea… “Si sei bellissima, ma quando ti laurei così stai più tempo con noi?” E mo’ che voleva laurearsi, arrivi tu virus, stravolgi tutti i suoi e i nostri piani, annulli tutto il suo impegno nello scegliere l’abito adatto, la pettinatura adatta, il trucco perfetto, perché tanto deve laurearsi online, e se lo fa in pigiama, manco si nota!! Tanto impegno per nulla, ma almeno, la fai laureare? Speriamo, perché guarda anche lei non riesce a stare senza di noi, infatti, anche a tarda serata ci chiama e ci racconta la sua giornata. Ci racconta che, come quella di tutti noi, comincia con la formazione mattutina, e continua con le attività, e ci dice anche di quanto sia affezionata alla sua Mery, un’altra sua compagna ‘’giovane’’.
JESSICA, A DIETA TRA BIGNE’, TORTE, PASTICCINI
Al contrario di Sabrina, troviamo Jessica, lei sì che ci sa fare, già è laureata da un po’, e finita la laurea, pensate un po’? Si è data ai dolci! Ogni volta invia foto di torte, tortine, bignè, pasticcini, tutti fatti da lei, ma che lei stessa non mangia perché è sempre a dieta… E noi ci chiediamo, come fai?? Solo guardando le tue foto ci viene l’acquolina in bocca, e tu che li hai davanti, non li assaggi nemmeno? Poveri noi. Ci racconta che dopo aver svolto le attività come operatrice volontaria, dopo aver appreso qualche ricetta sempre dalle sue ‘’giovani’’ compagne (le anziane sì che ne conoscono di ricette!), le prova, ma non le mangia, capite?? Vi farei vedere le sue torte, peccato che non posso, altrimenti glielo direste anche voi!
Poi c’è il pezzo forte, Raffaella, alias ‘’Il duce’’. Rinominata così da Edoardo (quello del Nord, per chi se lo fosse perso) perché da quando ci siamo conosciuti battibeccano, e lei fa emergere tutta la sua autorità femminile che poi si sa, quando la donna parla, l’uomo tace, per forza! Ma alla fine sfociano sempre in risate rendendosi conto di quanto assurdo sia quello che stanno dicendo. Ci racconta che, dopo aver svolto le sue attività come operatrice volontaria, si dedica completamente alla sua famiglia, compreso il suo cane pelosone chiamato Viola. Quindi poi tanto ‘’duce’’ non è, e parte il coro: ‘’Edoardo smettiiilaaa di chiamarla così!’’.
Nel nostro gruppo è presente anche il ritardo, ebbene sì, a ritardare è sempre Mariarita, che quando tutti siamo collegati in videochiamata, lei arriva dopo trenta minuti scusandosi per il ritardo e parte il coro ‘’Mariarììì, sono tre ore che stiamo in videochiamata!’’ ma quando sentiamo le sue scuse, ridiamo perché secondo voi, possiamo mai fare sul serio?? Quando arrivi arrivi, sei sempre la benvenuta Mariarì… Basta che non vieni gli ultimi dieci minuti, sennò ci sta Martina che ti fa il riassunto (che riassunto non è) e poi come la mettiamo? Per favore no ehh!! Ma noi scherziamo. Ci racconta che dopo aver fatto le sue attività da operatrice volontaria, videochiama il suo ragazzo (in ritardo, ovviamente), gioca con il suo gatto, fuma la sua Iqos e vede un film. Sapeste quanto puzza quella sigaretta!! Ma sopportiamo tutto pur di stare con te.
DANIELE, UN SUBENTRO CHE NON PUO’ PIU’ FARE A MENO DI NOI
A proposito di ritardo… C’è Daniele, il più nominato all’inizio, ma mai visto, quello che ‘’la ragazza ha rinunciato e lui ancora non viene in sede’’ dice Edoardo, e noi in coro ‘’Annamo beneee, un altro ritardatario’’, ma il 10 Febbraio entra in servizio e pochi giorni dopo ci conosciamo, subito capisce di che pasta siamo fatti e infatti non può far più a meno di noi. Ci racconta, dopo aver svolto le sue attività da operatore volontario, le chiamate piene di nostalgia con le sue signore ‘’giovanissime’’, 95 anni l’una 90 l’altra, che sentono la sua mancanza mentre lui vorrebbe tenergli compagnia dal vivo.
SIAMO QUA, PIU’ UNITI DI PRIMA, A SVOLGERE IL SERVIZIO CIVILE DA CASA
Come dicevate, che noi del Servizio Civile non serviamo a nulla?!! Secondo voi siamo superflui in queste regioni?? Beh noi pensiamo di no, se vedeste anche voi i sorrisi e le parole affettuose di chi con noi ci ha istaurato un rapporto, capireste. Noi del gruppo GIADA vogliamo farvi capire che, innanzitutto, anche da un contesto del genere, può nascere un grande legame. Un legame che proprio grazie ai ‘’difetti’’ di ognuno, è così stabile e spesso molto divertente, ve lo assicuriamo. Il sentirsi e ‘’vedersi virtualmente’’ tutti i giorni, fa passare questo periodo chiuso e, per alcuni, solitario. Si perché non dimentichiamoci di chi parliamo, del virus che ci ha allontanati tutti. Ma ti ripetiamo, noi siamo ancora qua, più uniti di prima, a svolgere il servizio civile da casa, e nessuno ce lo impedirà. Quest’anno, questo Servizio Civile, è stato il più utile della storia, siamo diventati storia, tutto questo non è mai successo prima, noi SERVIAMO e questo, covid19, non ce lo toglierai mai. Le nostre attività accompagnano la vita di molte persone, le fanno sorridere, e le salvano dalla solitudine. Noi di GIADA non vediamo l’ora di rivederci, anche perché abbiamo programmato da tanto un’uscita insieme, e per colpa tua, non possiamo farla!! Ma tranquillo, che ce ne sarà sempre occasione. Grazie per l’attenzione e…
Ma aspettate un attimo, vogliamo fare un annuncio, nel nostro gruppo c’è un’ultima persona, Noah alias ‘’the wanted’’, il ricercato… Quello che non c’è mai in videochiamata con noi, ma lo pensiamo costantemente. Noah, c’è per caso una taglia sulla tua testa? No perché se è così, la taglia e il virus, e gli infermieri del 118 vestiti come ‘’ghostbusters’’ siamo davvero in un film!! Vabbè, per chi non lo avesse capito, noi siamo il gruppo GIADA, e nonostante tutto siamo uniti, lavoriamo e continueremo a farlo!!
*Le ragazze e i ragazzi del Servizio Civile Universale, progetto Giada, dell’Agenzia Agorà: Raffaella TARTAGLIA, Sabrina EMANUELE, Lorenzo Maria TAMBURRO, Nicoletta ALFIERI, Daniele LEONARDI, Edoardo NEURONI, Martina BISESTO, Jessica D’AVERSA, Noah DE MARCO, Maria Rita ERCOLI
Quelli nelle foto siamo noi, divisi semplicemente perché facevamo un’attività suddivisi in gruppo, con la nostra formatrice, Mina CAPPUSSI. Ma questa è un’altra storia…
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