Allevamento degli orrori chiuso: questa è una grande vittoria, che dimostra ancora una volta l’importanza delle investigazioni e del lavoro di denuncia che l’organizzazione a favore dei diritti degli animali svolge ogni giorno
Allevamento degli orrori chiuso grazie ad Essere Animali, che vince un’altra battaglia. Finalmente una fantastica notizia: l’allevamento degli orrori di Senigallia, dove i maiali venivano allevati per la produzione di prosciutto di Parma, è stato chiuso. Tramite un investigatore dell’associazione Essere Animali, organizzazione a favore dei diritti animali, sono state svelate disumane atrocità. Trasmesse in seguito poi al Tg1 e su tutti i Tg Regionali. Marco ha filmato con una telecamera nascosta immagini agghiaccianti, che gli hanno poi permesso di procedere tramite vie legali. Una scrofa uccisa a martellate, colpita per oltre 30 minuti; pungolo elettrico anche su scrofe gravide in evidente stato di malessere; maiali ripetutamente picchiati con tubi di ferro, presi a calci, lanciati e lavati con un’idropulitrice diretta sul muso; cumuli di cadaveri disseminati ovunque.
Allevamento degli orrori chiuso: come ci sono riusciti?
L’allevamento degli orrori è chiuso per sempre, e questa è la notizia più importante. Ma la vicenda non è ancora conclusa. Sta continuando il procedimento penale scaturito dalla nostra azione legale, Essere Animali sta facendo tutto il possibile per poter vedere presto l’inizio delle udienze in tribunale, dove verrà chiesta una condanna che sia da esempio e che diventi un precedente importante per il sistema giudiziario italiano!
La chiusura dell’allevamento in Senigallia, non sarebbe stata possibile senza l’investigazione svolta da Marco e dalla reazione a catena che ha innescato. Prima, la pubblicazione dell’indagine, nel settembre 2018, poi la segnalazione alla Procura di Ancona a cui è seguita una perquisizione dei Carabinieri del Corpo Forestale. Poi la petizione e le proteste con cui Essere Animali ha raccolto 281 mila firme per chiedere l’interdizione all’attività per i titolari dell’allevamento. E oggi, dopo aver portato a termine l’ultimo ciclo, l’azienda ha cessato definitivamente la sua attività ed è vuota!
Essere animali continua la sua battaglia
Questa è una grande vittoria, che dimostra ancora una volta l’importanza delle investigazioni e del lavoro di denuncia che l’organizzazione a favore dei diritti degli animali svolge ogni giorno. “Un lavoro – dichiara Francesco Ceccarelli, responsabile investigazioni Essere Animali – che non sarebbe stato possibile senza i nostri sostenitori, senza chi dietro le quinte rende possibile ai nostri investigatori di continuare a documentare e denunciare le situazioni in cui soffrono milioni di animali”. “E adesso? – continua poi Ceccarelli – molte dure indagini ci aspettano ancora, e forti di questo fantastico risultato daremo ancora di più per ottenere altre vittorie per gli animali”. Per denunciare e chiudere altri allevamenti si ha bisogno dell’aiuto di tutti. Essere Animali entro il agosto chiede il supporto di 150 nuovi supporter per sostenere il lavoro di indagini e denunce.
I cambiamenti secondo Essere Animali
I grandi cambiamenti sociali non avvengono dall’oggi al domani e la storia insegna che servono anche molti anni perché scatti finalmente qualcosa e le cose cambino davvero. Anni in cui è necessario lavorare incessantemente. “Vittorie come questa – afferma ancora il responsabile investigazioni Essere Animali – ci danno ancora più determinazione e coraggio a entrare di notte negli allevamenti, a infiltrarci come lavoratori e filmare rischiando di essere sorpresi”. “Vittorie come questa – conclude Ceccarelli – sono segnali tangibili che insieme ce la possiamo fare, che insieme possiamo assicurare agli animali un futuro migliore”.
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