Progetto Ponte del Mediterraneo. Siviero: se non ora, quando? Pensato da più di 10 anni, è sempre stato strumentalizzato dalla politica. Ispirato dai bridges più famosi, il rettore ha ipotizzato ad uffici e appartamenti per dare vita ai pilastri del Ponte
Progetto Ponte del Mediterraneo. Siviero: “il mio slogan è: se non ora, quando?”. L’archistar, rettore dell’università eCampus e famoso ingegnere, è uno dei più grandi sostenitori dell’opera di collegamento tra lo stivale e l’isola siciliana. Il progetto, che vede il collegamento diretto tra Calabria e Sicilia, è di 10 anni fa, ma solo rendendolo innovativo, includendo materiali di ultima generazione, può essere recuperato e realizzato in poco tempo. “Il Ponte di Messina è un rilancio necessario per il decollo del Sud” – sostiene Siviero, su MF Sicilia – “Il collegamento fisso sullo stretto sarebbe utilissimo anche per la crescita del Nord Italia, ultimando fino in fondo l’alta velocità”. Progetto presentato 10 anni fa, lavori interrotti e un contenzioso di 800 milioni di euro, in più il danno di immagine della penisola, non affidabile per gli investitori stranieri. Come riparare a questo oltraggio? Recuperando il piano di lavoro e ripensandolo.
Progetto Ponte del Mediterraneo, Siviero ispirato dai bridges famosi
Ispirato dai bridges famosi, come il ponte di Brooklin, Siviero mostra il suo essere visionario: “Immagino un Ponte con una eco mitica, che sia organismo vivo, Scilla e Cariddi che si guardano ancora nel ventunesimo secolo”. Ma non solo, l’ingegnere si spinge oltre, ipotizzando uffici ed appartamenti sugli alti pilastri, sostegno dell’opera. La questione non è solo italiana, è europea. La realizzazione semplificherebbe i lavori ai ponti futuri. È necessario un collegamento diretto tra l’Europa e i Paesi Meridionali, “per giungere in Africa bisogna logisticamente passare dalla Sicilia”.
Potere politico, resistenza al progetto
“Le resistenze sono da una parte frutto di miopia ideologica, dall’altra di piccolo calcolo di bottega politica” – commenta l’archistar, rettore di eCampus – “C’è il problema di una parte dei Cinque Stelle, che, avendo improntato molte campagne elettorali sul no a quest’opera, non possono cambiare idea dalla sera alla mattina. Ma mi pare che l’apertura vi sia. […] Del resto, il Ponte è sempre stato un oggetto più politico che tecnico, è sempre stato strumentalizzato”. In uno scenario suggestivo, immaginando Scilla e Cariddi che si guardano ancora, lo slogan di Enzo Siviero per il Ponte è: “Se non ora, quando?”
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