Molise è una vitamina, non una regione. E’ ciò che afferma Franco Arminio nel suo libro “La cura dello sguardo” in cui esalta la bellezza dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita
Molise è una vitamina, non una regione. Il Molise ancora una volta al centro dell’attenzione, grazie alla recente pubblicazione di Franco Arminio, esaltata da un articolo de L’Espresso. Il periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, ci ha tenuti bloccati per un lungo periodo. Ma, a guardare il lato positivo, ci ha portato anche a riflettere e a restituire valore alla bellezza dei luoghi. In particolare il Molise, di recente finito sul New York Times tra i luoghi da visitare almeno una volta nella vita. L’invito a scoprire l’Italia viene da quattro libri scritti da altrettanti autori: Franco Arminio, Flavio Cuniberto, Federico Pace, nonché la guida di Lonely Planet che ripropongono idealmente il più noto Grand Tour, attraverso itinerari insoliti, eccitanti, esaltanti.
Molise è una vitamina, la vitamina M
Il libro di Franco Arminio “La cura dello sguardo” (Bompiani), in uscita il 22 luglio, mette in risalto alcuni luoghi a lui cari, girovagando tra Molise, Calabria, Lucania, Irpinia, e non solo. “Ora abbiamo bisogno di luoghi come questi – scrive Arminio, che torna alla prosa dopo sette anni – intrisi di solitudine e di una malinconica dolcezza. Luoghi in cui si sente il silenzio di chi non è venuto e quello di chi se n’è andato. Il Molise non è una regione, è una vitamina, la vitamina M”. In un tempo in cui si parla di distanziamento dagli altri, “bisogna procurarsi un distanziamento da se stessi, incarnarsi veramente nell’aria del mondo, essere soci della luce, mettersi al servizio delle cose”, afferma l’autore.
Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza
Che il Molise sia una regione tutta da scoprire, dalla bellezza selvaggia, dai particolari inediti, una storia e una effervescenza naturale da manuale, ormai è cosa nota. L’ha scritto il New York Times, l’ha ribadito Repubblica, l’ha sottolineato la BBC e l’Unesco ha da poco inserito i Tratturi, di cui il Molise è ricchissimo, tra i patrimoni immateriali dell’umanità. Ma c’è dell’altro, addirittura un Movimento per la Grande Bellezza, un progetto sui generis: “Molise Noblesse – spiega Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani e Ceo dell’iniziativa – non è solo il titolo di un progetto, è un credo, una bandiera, una medaglia apposta sul petto di chi torna ad inorgoglirsi della terra dei Padri Sanniti. Molise Noblesse è diventato oggi un “modo di essere”, un brand, un logo, un marchio, un sito, un riferimento su centinaia di eventi e di appuntamenti organizzati da Centro Studi Agorà UMDI”.
Molise Noblesse, esaltato in tutta Italia
“Un impegno estenuante – continua Mina – un sacrificio in termini operativi, economici ed organizzativi, ma grazie a questo impegno si è parlato di Molise Noblesse a Bojano, a Campobasso, nei vari centri in Molise: Campobasso, Fornelli, Gildone, Macchia d’Isernia, Castel San Vincenzo, Campochiaro, Baranello, Vinchiaturo, Sepino, ma anche a Napoli e a Roma reiteratamente, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, a Palazzo Grazioli e negli altri luoghi istituzionali nazionali, a Bologna, a Trieste, Bari, Barcellona, a Bernalda, a Vibo Valentia, a Pontelandolfo, a Morcone, a Eboli, a San Giovanni Rotondo. Per scalfire il rumore suscitato dal ritornello “Il Molise non esiste” bisognava fare altrettanto, e forse ancora più “rumore”. E noi l’abbiamo fatto, contando sulla forza e la buona volontà dei giovani molisani, intercettando le speranze e i sogni di chi non vorrebbe mai lasciare questa terra. Parallelamente toccando con mano la disperazione di chi è consapevole della mancanza di opportunità per poter restare. Noi abbiamo seminato – conclude – e andremo avanti senza tentennamenti, ora sta alle istituzioni scegliere se proseguire su questa strada”.
Alla scoperta dell’Italia
A viaggiare tra valli e monti, fiumi e alberi, lontano dalla vita frenetica delle città e a entrare nel profondo cuore dell’Italia, c’è il libro “Passaggi segreti” (Laterza, in libreria dal 23 luglio) di Federico Pace. A partire da luglio si attraverserà il fitto bosco tra San Martino di Castrozza e Predazzo, in Trentino. Mentre dal 24 luglio ci sarà un live tour che porta in giro la guida “Italia on the road” (Edt/Lonely Planet), che farà sosta in sette regioni italiane. A partire dalle Alpi ai vulcani del Sud, dai borghi arroccati sui colli toscani a quelli dei pescatori della Costiera Amalfitana. Flavio Cuniberto entra nel cuore di Napoli con un diario coltissimo intitolato “Viaggio in Italia” (Neri Pozza). Esprime il viaggio di rinascita, come quello che viviamo attualmente, per restituire alla vita tutta la sua pienezza.
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