Massacro di Glencoe, un tragico evento avvenuto nel 1688, uno dei più vili mai accaduti in Scozia. Questo, un ricordo che oggi riaffiora tra le imponenti vallate di un posto magnifico e mozzafiato
Massacro di Glencoe, una storia mantenuta viva dai discendenti dei MacDonald, avvenuta in una delle valli più belle della Scozia assolutamente da visitare. Glencoe, chiamata anche la valle delle lacrime, è uno di quei luoghi che danno emozioni impossibili da spiegare a parole nel quale ci si sente piccoli e dispersi per via dei suoi imponenti rilievi montuosi come le celebri Three Sisters. Questa valle è di origine glaciale nella quale si possono osservare cascate, ruscelli e la natura in fiore.
Il massacro di Glencoe, un drammatico avvenimento
La valle di Glencoe, è caratterizzata da un drammatico avvenimento, che riaffiora tra le montagne e le vallate, avvenuto nel 1688. La storia racconta di Guglielmo III d’ Inghilterra, il nuovo sovrano che deve destreggiarsi tra le rivolte scozzesi dei giacobiti, per lo più cattolici, trovano molto difficile giurare fedeltà ad un sovrano anti – cattolico, anti – Stuart e anti – Francesi e desiderano invece il ritorno al trono di Giacomo che era esiliato in Francia. Le rivolte giacobite sono numerose ma vedono sempre la vittoria dell’esercito inglese: Killiencrankie, Dunkeld ed infine Cromdale. Guglielmo però, sapendo di dover tentare una pacificazione nel territorio delle Highland, offre una possibilità agli scozzesi di essere perdonati per le loro rivolte. Entro il 1 Gennaio 1692 i Clan avrebbero dovuto fare un giuramento di fedeltà davanti ad un magistrato. Chi si fosse rifiutato ne avrebbe pagato le conseguenze.
Giuramento di fedeltà
Alcuni Clan accettarono di giurare fedeltà mentre altri presero tempo e ci pensarono fino all’ultimo. Uno di questi fu Alexander MacDonald di Glencoe che arrivò all’ultimo fino a Fort William per prestare il giuramento di fronte al Colonnello Hill che però non aveva il titolo per accettare il Giuramento. L’highlander quindi dovette arrivare fino ad Inverness per giurare arrivando però il 6 Gennaio, oltre la data limite che era il 1 Gennaio. A questo punto – con il pretesto di dover dare un esempio a chi non aveva giurato fedeltà al nuovo reggente – si mise in moto un vero e proprio complotto ai danni dei MacDonald. Alla fine di Gennaio 120 uomini appartenenti alla fanteria di Argylle capeggiati da Robert Campbell– con la scusa di dover riscuotere un contributo – si fecero ospitare nella tenuta dei MacDonald a Glencoe.
Catturiamo i Ribelli
Nonostante i Campbell fossero storicamente nemici dei MacDonald, questi ultimi li ospitarono per 2 settimane secondo le tradizioni delle Highland. Il 12 Febbraio però arrivò un chiaro ordine: “Signore, vi si ordina con la seguente di catturare i Ribelli, i MacDonald di Glencoe, e di passare a fil di spada tutti coloro di età inferiore ai 70 anni. Avrete particolare attenzione affinché la vecchia Volpe ed i suoi Figli non riescano a fuggire e a fare in modo di tagliare ogni via di fuga. Questo ordine dovrà essere eseguito entro le cinque del mattino, quando io arriverò da voi con dei rinforzi. Se non sarò arrivato per quell’ora eseguite gli ordini senza di me. Questo è un ordine Speciale del Re per il bene e la salvezza del paese, affinché a questi miscredenti vengano tagliate radici e rami”.
Il massacro più vile nella storia della Scozia
E così durante la notte tra il 12 e il 13 Febbraio vennero bruciati gli alloggi e barbaramente uccise circa 40 persone, violando il tradizionale codice di ospitalità delle Highland. In molti morirono per il freddo di una valle invernale che di certo non aiutò i fuggitivi. Solo in 12 sfuggirono al massacro che ancora oggi viene ricordato come trai più vili nella storia di Scozia. Oggi, una targa all’ingresso di uno storico locale della valle, il Clacaigh Inn, ricorda l’evento con una frase tagliente: “Vietato l’ingresso ai venditori ambulanti e ai Campbell”. A ricordare il massacro di Glencoe c’è anche una ballata Scozzese intitolata Massacre Of Glencoe.
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