È in onore di Greta Thunberg, che l’Associazione Studenti di Agraria (ASA) e l’Associazione Universitaria Studenti Forestali (AUSF) dell’Unimol di Campobasso hanno tenuto, con esperti nel settore agro-forestale, un dibattito riguardo le buone pratiche agricole per mitigare i cambiamenti climatici. Una lotta che oramai i giovani sentono dal profondo e che, fortunatamente, passa in primo piano tra i problemi della società moderna.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Greta Thunberg e la lotta attiva ai cambiamenti climatici al centro del seminario dell’Associazione Studenti di Agraria (ASA) e dell’Associazione Universitaria Studenti Forestali (AUSF) dell’Unimol di Campobasso. Un seminario con esperti nel settore agro-forestale per discutere sulle possibili soluzioni al problema del cambiamento climatico, che si è tenuto lo scorso 15 marzo 2019 presso il terzo edificio polifunzionale, dell’ateneo molisano. Sono stati diversi i relatori, che sono intervenuti nella rispettiva sequenza: Lucio Brunetti, docente di ingegneria energetica per i sistemi agroforestali ed agroindustriali; Erika Di Iorio, docente di pedologia; Arturo Alvino, docente di agronomia; Bruno Lasserre, docente di lavorazioni in bosco e tecnologie del legno; Angelo Belliggiano, docente di istituzioni di economia e politica agraria se non che presidente del corso di laurea ‘Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali’. I moderatori: Alessio Manzo ed Eduardo Antenucci, presidenti rispettivamente dell’ASA e dell’AUSF. “Non vogliamo speranze ma vostre azioni’’. Queste, le parole di Greta Thunberg, l’attivista 16enne svedese, che sostiene la battaglia in difesa del clima. Gli scolari devono frequentare la scuola. Ma con l’aggravarsi della distruzione del clima, l’obiettivo di andare a scuola comincia a essere inutile.
GRETA THUNBERG E FRIDAYS FOR FUTURE
”Perché studiare per un futuro, che potrebbe non esserci? Perché spendere un sacco di sforzi per diventare istruiti, quando i nostri governi non ascoltano gli educati? – prosegue la Thunberg – Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti e la maggior parte della popolazione mondiale non ha idea delle possibili conseguenze della nostra incapacità di agire”. Con le sue sentenze, Greta invita il governo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ritenute fra le cause maggiori dei cambiamenti climatici. La sua manifestazione è proseguita tutti i venerdì. Diventando di fatto portavoce di questo movimento giovanile, il FridaysForFuture. ‘no a violenza, incidenti, rifiuti, profitti, odio, ridurre al minimo la propria impronta di carbonio e fare sempre riferimento alla scienza.’
UN SEMINARIO PER IL FUTURO
Tenutosi in aula ‘Filippo Silvestri’ del terzo edificio polifunzionale, in via De Sanctis, il seminario è stato seguito da circa 90 studenti degli istituti professionali e tecnici di Campobasso e dagli studenti universitari di Scienze Agrarie della medesima università. Dopo la presentazione, da parte dei presidenti di ASA e AUSF, sull’obiettivo della giornata e sull’obiettivo delle associazioni stesse, il docente Lucio Brunetti ha iniziato un excursus sull’evoluzione delle abitudini dell’uomo, aiutato da immagini storiche di repertorio. Da sistemi lenti che sfruttavano prettamente forza-lavoro umana e animale, a sistemi veloci con consumo di combustibili fossili o energia elettrica, mostrando diversi scatti: donne a lavoro per l’approvvigionamento dell’acqua, lavandaie di fiume, mietitura e trebbiatura collettiva sulle aie di interi campi di grano, mezzi di comunicazione e diverse altre attività di vita quotidiana, che con il tempo si sono velocizzate, necessitando quindi di investimenti sempre più grandi. Una dimostrazione circa il fatto che l’impronta di carbonio delle famiglie, ovvero l’emissione di gas serra dovuta ai consumi individuali, è andata via via ingrandendosi ponendo al centro del dibattito l’importanza della razionalizzazione dei consumi. La dottoressa Erika Di Iorio ha illustrato invece i diversi tipi di suolo e l’importanza della gestione dello stesso, come fondamentale serbatoio di carbonio, per ridurre e intrappolare l’anidride carbonica (principale gas serra) sotto forma di sostanza organica dei suoli, sfruttando la fotosintesi delle piante e buone pratiche colturali, andando a vantaggio così delle produzioni agrarie. Il dott. Arturo Alvino ha sensibilizzato tutti i presenti a seguire i consigli e gli studi dei ricercatori, che con tanto impegno, giornalmente, cercano soluzioni alle problematiche ambientali. Elencando una serie di accortezze, che tutte le famiglie dovrebbero considerare, per consumare meno energia e sfruttare la resilienza, ovvero la capacità del sistema di reagire alle perturbazioni. Il docente Bruno Lasserre ha concentrato il suo dibattito sulla capacità della vegetazione arborea di fissare il carbonio nel legno, di trattenerlo negli anni anche dopo la trasformazione e della possibilità di poter riciclare tali manufatti, ponendo, quindi, come problema, l’utilizzo di altri materiali da costruzione, che hanno un’impronta di carbonio consistente, e della pecca che il legno venga utilizzato solo come materiale da ardere. Per concludere, il presidente del corso di laurea in Scienze Agrarie, Angelo Belliggiano, analizza l’evoluzione delle Politiche Agricole Comunitarie dagli anni 50 fino ai giorni nostri, sottolineando l’importanza di quest’ultima per la guida dell’agricoltura italiana verso una maggiore sostenibilità.
ASA E AUSF
Queste associazioni, ASA (Associazione Studenti di Agraria) e AUSF (Associazione Universitaria Studenti Forestali), sono state istituite da studenti delle scienze naturali dell’Unimol (Università degli studi del Molise) con l’obiettivo di incrementare le conoscenze tecnico-scientifiche del settore e di professionalizzare i futuri agronomi. Le associazioni sono riconosciute a livello nazionale e sono infatti costituite da un’ampia rete di giovani che collaborano per il medesimo fine. Si prega di sostenere, anche con piccoli gesti, queste iniziative, in modo da facilitare ai giovani, bramosi di acquisire nuove conoscenze pratiche e teoriche, la ricerca di nuove occupazioni.