Giovedi 24 Marzo, alle ore 18.00, presso le sale del Piano nobile del Palazzo Maffei Marescotti, in via della Pigna 13/A a Roma, si celebreranno i primi vent’anni dal ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Repubblica di Bulgaria e la Santa Sede.
Dalle icone bulgare ai tessuti dell’arte contemporanea, un percorso affascinante delle tradizioni di un popolo attraverso il tempo… Questo il tema della Mostra “L’Anima di un popolo” che celebrerà i primi vent’anni dal ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Repubblica di Bulgaria e la Santa Sede.
Le prestigiose sale del palazzo Maffei Marescotti ospiteranno la mostra dal 25 al 31 marzo. La mostra rappresenta un affascinante e unico percorso nel tempo senza tempo e include alcune riproduzioni delle più famose icone del XVI e XVII secolo, concesse per l’occasione dall’ Ambasciata di Bulgaria presso la Santa Sede, la Comunità Ortodossa Bulgara “Ss. Ss. Cirillo e Metodio di Roma” e da alcuni rappresentanti della comunità bulgara di Roma.
La sezione FIBER ART contemporanea è una delle poche proposte dedicate all’affascinante arte della fibra, così amata e sentita in Bulgaria. Contiene opere straordinarie per la loro idea, dimensione, colori ed eleganza. Una testimonianza di grande amore, passione, sensibilità e fantasia, oltre che di grande abilità delle mani. Le opere spaziano tra l’arazzo, la scultura e l’installazione. La Mostra raccoglie le opere di due artiste contemporanee bulgare di prestigio internazionale: Tania e Marussia Kalimerovi.
Le loro opere raccontano il fascino dell’arte tessile dagli anni ottanta ad oggi, tracciando il sottile filo dell’evoluzione di questa arte che ha accompagnato l’essere umano già dai tempi della sua creazione. Alcune delle opere esposte sono di proprietà delle artiste, altre appartengono ad Enti pubblici, Gallerie, collezioni private. Alcune di queste sono esposte per la prima volta in Italia, concesse per l’occasione dai loro proprietari.
La manifestazione sarà inaugurata dall’Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria, S.E. Nikola Kaludov, e dal Vice Presidente Opera Romana Pellegrinaggi, Mons. Liberio Andreatta.
di Carmelina Rico
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