UNA STORIA VERA, UN CASO GIUDIZIARIO ANCORA APERTO, CHE HA PER PROTAGONISTA UNA DONNA CHE SI TROVA A VIVERE UNA DETENZIONE CAUTELATIVA NEL CARCERE DI POZZUOLI. LA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA
Che succede se all’improvviso il mondo ti cade addosso trascinando la tua esistenza in un baratro senza fondo e ti ritrovi a guardare il cielo a scacchi dalla grata di una prigione? E’ lo spunto di riflessione lanciato da Enzo De Camillis, scenografo, vice presidente della FIDAC – Federazione Italiana delle Associazioni del Cineaudiovisivo, consulente per la Regione Lazio con l’ANICA dei Profili Professionali del Cineaudiovisivo, che ha curato la trasposizione cinematografica di una storia vera, un caso giudiziario ancora aperto, che ha per protagonista una donna, Anna, che si trova a vivere una detenzione cautelativa nel carcere di Pozzuoli. Una lunga lettera che Anna scrive al marito dalla prigione diviene spunto per un racconto doloroso e insieme fortemente emotivo, un corto dal forte impatto emozionale che sarà proiettato Sabato 10 aprile alle 18,00 presso il cinema Nuovo Aquila, in via L’Aquila, a Roma.
Nella pellicola Anna, interpretata da Luisa Ranieri, rivive il dramma dei 19 giorni passati in cella senza sapere neanche il perché, nell’accorata narrazione epistolare. Il corto è stato riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale dalla Direzione Generale del MiBAC, il Ministero dei Beni e Attività Culturali, Patrocinato dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma. Distribuito da Cinecittà Luce.
di Mina Cappussi
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