Nessuno tocchi Cristoforo Colombo è il grido di rivalsa delle migliaia di italiani che hanno contribuito, con il loro lavoro, con umiltà, con intraprendenza, con sacrificio, con il senso del bello e la genialità italica, a fare grande l’America. Sit in e ronde, ma con mascherine firmate. Il gusto per il bello non va fuori moda
Nessuno tocchi Cristoforo Colombo, dovrà vedersela, in caso contrario, con la folta comunità italiana di Philadelphia, protagonista di un sit in pacifico che ha mobilitato associazioni, comunità, club tricolori. Il sit in è iniziato da qualche giorno, sono in tanti, hanno striscioni e tricolori, e persino mascherine con i simboli dell’Italia. La difesa della statua di Cristoforo Colombo è un atto dovuto nei confronti di migliaia e migliaia di italiani che hanno contribuito, con il loro lavoro, con umiltà, con intraprendenza, con sacrificio, con il senso del bello e la genialità italica, a fare grande l’America. E’ un atto dovuto nei confronti del grande navigatore genovese, Cristoforo Colombo, dell’altro grande navigatore fiorentino, Amerigo Vespucci e di quel popolo di santi, poeti e navigatori immortalato nel discorso che Benito Mussolini pronunciò il 2 ottobre 1935. Le ronde vanno avanti con convinzione, e trovano sempre maggiori sostenitori, dopo quello che è accaduto davanti al municipio di Philadelphia.
Sit in con mascherine dedicate
La manifestazione è condivisa e sostenuta da un’altra importante organizzazione, la Filitalia International e Foundation, che ha fondato a Philadelphia il Museo dell’Immigrazione Italiana, e dalla sua presidente, Paula Bonavitacola. Ai partecipanti alla manifestazione per la salvaguardia della statua di Colombo che si sta tenendo in Piazza Marconi a South Philly da diversi giorni, con una grande presenza della comunità Italiana di Philadelphia, il presidente onorario e fondatore di Filitalia, dott. Pasquale Nestico e il senatore Amato Berardi stanno distribuendo gratuitamente bellissime mascherine con la bandiera italiana
Nessuno tocchi Cristoforo Colombo o Kenney ne renderà conto
Il fattaccio è avvenuto nella notte: la statua di Frank Rizzo è stata rimossa! Le associazioni italo-americane sono insorte contro questa decisione. Robert M. Ferrito, presidente della Commissione per la giustizia sociale dell’Ordine dei Figli e delle Figlie d’Italia in America, ha scritto una lettera indirizzata al sindaco di Philadelphia, Jim Kenney. “Sto scrivendo per esprimere la nostra indignazione per la rimozione della statua di Frank Rizzo” – inizia così la missiva. La rimozione della statua avvenuta nottetempo, non ha fatto altro che enfatizzare l’affronto fatto alla comunità italo-americana. Ma facciamo un passo indietro. Frank Rizzo, nato in Italia, era amato, ma anche detestato, come spesso succede quando si è così in vista e rivestono cariche importanti. Ex capo autoritario della polizia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, è stato sindaco di Philadelphia fino al 1979.
Nessuno tocchi Cristoforo Colombo e torni Rizzo al suo posto
Robert Ferrito chiede a Kenney: “Come sindaco di Philadelphia, se fosse stato fatto ad una statua delle vostre?”. Per la comunità italo-americana, il contributo che Rizzo ha dato all’America, in qualità di commissario di polizia e sindaco della città più importante della Pennsylvania, è enorme. Rizzo rappresenta l’apporto degli italiani emigrati,è il simbolo di tanti pionieri che hanno ricercato, con coraggio,una vita migliore per la propria famiglia, che hanno contribuito alla crescita degli Stati Uniti. “L’atto di rimuovere la statua – continua la lettera – non è stato solo un atto di revisione storica, è stata un’ingiustizia verso la popolazione italo-americana”.
Nessuno tocchi Cristoforo Colombo, l’appello di Amato Berardi
Nessuno tocchi Cristoforo Colombo era stato il grido d’allarme di Amato Berardi, parlamentare italo-americano e Ambasciatore del Molise nel mondo. In seguito all’avvenimento che ha messo in subbuglio la comunità tricolore, lo scorso giovedì 11 giugno 2020, l’On. Amato Berardi aveva indetto una riunione presso il suo ufficio in Presidential Boulevard BalaCynwyd. Il punto cruciale della riunione è stata la rivalutazione della piazza Thomas Payne, che include la statua di Frank Rizzo. Qualora il sindaco Kenney accogliesse il contributo offerto, le associazioni italo-americane hanno pensato anche ad esperti di arte, design, architettura da contattare per disegnare la nuova piazza e di iniziare una sorta di campagna pubblicitaria usando foto e collage della statua e del murale di Frank Rizzo per cartelloni pubblicitari con cui tappezzare la città.
La riunione, i presenti
La riunione in Presidential Boulevard BalaCynwyd è stata molto partecipata. Tra gli altri abbiamo notato, in rappresentanza delle relative associazioni: Gina Calvitti, Roberto Caiaro, Anthony Colavita, Mary Colavita, Michael Minghenelli, Claudio Cifoni, Gabrielle De Grandi, HinnDeGrandi, Scott Sigman, Antonio Mirarchi, Maurizio Lo Piccolo, Domenic Sabatini, Salvatore D’Angelo, Salvatore Darigo, Ernie Difilippo, Saverio Nestico, Tom Vitel, Joe D’Ascenzo, Don Sabatini, Pasquale Nestico, Tanya Tecce, Paula Bonavitacola, Marco Nykiel, Fred Santarelli, Paul Panepinto, Peter De Feo, Michael Bonasera, Jody Della Barba.
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