“Siamo nani che camminano sulle spalle di giganti”. Perché noi siamo ciò che abbiamo il coraggio di ricordare, perché il ricordo è alla base del sentimento della nostra identità e restituisce coerenza alla nostra storia. Senza memoria non solo il passato, ma lo stesso presente appare privo di senso. E’ per questo, tenendo a mente il monito di Bernardo di Chartres, che l’Amministrazione Comunale di Macchia Valfortore ha voluto aprire la 1^ Festa dei Macchiaroli nel Mondo con un convegno sull’emigrazione, che si terrà lunedì 28 luglio, alle 19, presso la Struttura Polivalente della Protezione Civile. Perché nessuno, come i nostri connazionali ama di più la Nostra Terra ed è partendo da quel viaggio forzato che li ha portati lontani, che si deve ripartire per pensare ad uno sviluppo turistico del nostro territorio. Il Sindaco, Antonio Carozza, ha scritto a tutti i Macchiaroli emigrati, invitandoli a fare ritorno in paese per questa Festa dedicata interamente a loro. E sarà proprio il Sindaco a portare il saluto istituzionale per l’apertura del convegno “Emigrazione ieri e oggi: riflessioni e prospettive nell’ottica di sviluppo e di promozione territoriale del Molise”, assieme alle autorità regionali e provinciali che hanno già dato la propria adesione. Con Giovanni Minicozzi, giornalista di Telemolise a fare da moderatore, si entrerà nel vivo con la relazione della giornalista e ricercatrice, Palmina Cappussi. Si parlerà dell’emigrazione di inizio secolo, che ha portato poco meno di trenta milioni di italiani fuori dai confini nazionali, per arrivare al 1929, quando tredici giovani di Macchia Valfortore furono arrestati per un volantinaggio. Una storia venuta fuori dalle pagine di fascicoli dimenticati, nell’ambito di una ricerca condotta per conto dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università del Molise presso l’Archivio Centrale di Stato di Roma. Norberto Lombardi, studioso ed esperto di emigrazione tra i più importanti in Italia, membro del CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Presidente del Centro Studi Molisani nel Mondo, parlerà dell’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra. Della Condizione dell’Emigrante molisano tra storia e poesia relazionerà Giuseppe Carozza, docente di Lettere Classiche e docente di Greco neotestamentario presso gli Studi Teologici di Campobasso e Benevento. Per la Regione, il Responsabile del Servizio per i Rapporti con i Molisani nel Mondo, Teresio Onorato, sarà chiamato a relazionare sulle azioni intraprese dalla Regione Molise e sulle prospettive per il rafforzamento dei rapporti con i nostri corregionali all’estero, mentre di Turismo e di ritorno e promozione territoriale parlerà Matteso Russo, Presidente dell’Azienda Speciale F.A.I. della Camera di Commercio di Campobasso, che è, oltretutto, originario di Macchia. Il convegno ha il patrocinio della Presidenza della Giunta Regionale del Molise e dell’Assessorato Regionale al Turismo, della Provincia di Campobasso, della Comunità Montana del Fortore Molisano, di Unioncamere e della FAI, nonché dell’Amministrazione Comunale di Macchia Valfortore. La segreteria organizzativa è di Agorà Mediapolis, mentre il progetto grafico è di Arteggiando. Il materiale fotografico dell’epoca è fornito da Gianni Di Iorio. Gli interventi saranno intercalati da brani musicali eseguiti da Annalisa Desiata al mandolino, secondo una rigorosa cronologia storica. Partendo da Funesta che Lucive (1889), Catarì (1892), A Vucchella (1904), Te voglio bene assaie (1913), O surdato nnammurato (1915), Santa Lucia lontana (1919), Dduje Paravise (1929), Tammurriata nera (1946), Luna Rossa (1950), Accarezame (1954), Marechiaro (1962). Seguirà alle 21, il concerto del duo Annalisa Desiata (mandolino) ed Elisabetta Petrone (pianoforte), con brani di Barbella, Calace, Beethoven, Kaufmann e Mitoka Dragomima.
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