Bojano senza Sindaco vola, e vive un momento magico di grande armonia. Merito del Lockdown che ci ha costretto a rivedere le priorità e a coltivare l’appartenenza, ma merito anche del reggente nominato dalla Prefettura che ha saputo creare un clima rasserenante basato sulla fiducia. A Palazzo Colagrosso l’incontro con le associazioni e i cittadini. Tutti uniti per il bene comune
Bojano senza Sindaco vola. Anzi, proprio l’assenza di un’amministrazione è servita a spronare i cittadini a prendere a cuore le sorti della città. Una sorta di autogestione sotto la regia del Commissario prefettizio, Pierpaolo Pigliacelli, che ha incontrato associazioni e cittadini volenterosi a Palazzo Colagrosso. Neanche ai consigli comunali più importanti si vedeva tanta gente serena, positiva, fattiva.
Tanto che il dr. Pigliacelli ha chiuso il tavolo di lavoro citando René Magritte, tra i maggiori pittori del surrealismo in Belgio, noto per gli uomini con la bombetta che piovono dal cielo e soprattutto per l’opera “Gli amanti”, oggi tanto d’attualità e fors’anche visionaria e anticipatrice per aver rappresentato due persone che si baciano coperte da un panno, una specie di mascherina ante litteram
La Chiaroveggenza Vs Gli Amanti
Ma non è “Gli Amanti” il quadro preso in esame. Il Commissario Pigliacelli ha descritto “La Chiaroveggenza” nel quale Magritte si immortala mentre dipinge un uccello sulla tela al cospetto di un semplice uovo. “Vedo ciò che è – ha detto in chiusura – intravedo ciò che sarà” per ratificare l’ondata di cambiamento che sta vivendo la città di Bojano, dove sta emergendo una cittadinanza attiva e coesa nella direzione del bene comune, precisando che il suo compito è quello di portare una Bojano nuova, una Bojano diversa, all’amministrazione che verrà.
Bojano senza Sindaco vola nella direzione della riconquista verde degli spazi
In effetti non si era mai vista una tale ondata di partecipazione alla cosa pubblica, con le associazioni, ma anche i singoli cittadini, che dialogano con l’istituzione e fanno a gara per ripulire spazi verdi e centri urbani (LEGGI QUI L’APPROFONDIMENTO E GUARDA IL VIDEO): dal Castello di Civita alle Pietre Cadute, dalle aiuole cittadine a Parco Colagrosso, da via Stroffellini al lungofiume. Una vera e propria ondata di rinnovamento, come se la caduta dell’amministrazione comunale dopo le dimissioni di Marco Di Biase avesse lasciato spazio all’emergere di una coscienza di popolo che si rimbocca le maniche per migliorare, come aveva auspicato don Rocco di Filippo, parroco dell’antica Cattedrale che aveva invitato alla Bellezza, e come aveva anticipato il Movimento per la Grande Bellezza che proprio Bojano ha tenuto a battesimo negli anni passati.
Parco Colagrosso restituito alla dignità che gli compete
E si è parlato di immobili inutilizzati, come la vecchia scuola di Civita, da dare in gestione ai sodalizi che ne faranno richiesta, per trasformarla in centro sociale, emeroteca, spazi espositivi a disposizione degli artisti emergenti, per le mostre, le collezioni, le esposizioni di ogni genere. Gestiti dalle associazioni, ma a disposizione della collettività. “Esprimo grande, grandissima soddisfazione – il commento del commissario straordinario – per il bel lavoro svolto, soprattutto qui al parco Colagrosso, che ho visto prima dell’intervento e che ammiriamo tutti oggi dopo la “cura” volontaria e generosa dei cittadini”.
Grazie a Mina Cappussi, a Un Mondo d’Italiani
“Ringrazio Mina Cappussi – ha sortito il Commissario Pierpaolo Pigliacelli – per il bell’articolo dedicato all’azione virtuosa intrapresa a Bojano sul quotidiano Un Mondo d’Italiani. Ho già avuto modo di esprimere personalmente i miei ringraziamenti al telefono, ma li rinnovo qui unendomi al comandante della Polizia Municipale, capitano Liberato Colalillo e all’ufficio tecnico. La dottoressa Cappussi ha saputo cogliere la relazione virtuosa, che si è instaurata con questa città che amo e che sta producendo i suoi buoni frutti”. E Centro Studi Agorà, oggi con Filitalia International, ha ricordato di aver presentato già a marzo del 2019 istanza di adozione del parco Colagrosso per la piantumazione del Bosco Turchese e il ripristino delle piante di Ibisco lungo corso Amatuzio.
Bojano senza Sindaco vola lasciandosi alle spalle le beghe politiche
Bojano senza Sindaco vola e questo è tanto più vero quanto sono state forti e dolorose le beghe politiche che, negli anni passati, avevano immobilizzato la città dietro una cortina di deresponsabilizzazione, ma anche di rabbia nemmeno tanto malcelata. “Faccio il Commissario prefettizio perché so incassare – ha sostenuto l’incaricato della Prefettura di Campobasso. Se fossi stato al mio primo incarico in questa veste avrei stretto una decina di mani e me ne sarei andato. Se manca un responsabile amministrativo e il comune è in dissesto si hanno le mani legate, è tutto bloccato, ed è difficile amministrare in questo modo”. Gianni Marro dell’Associazione Falco ha riproposto la creazione di PUC, i progetti di utilità sociale per i percettori di Reddito di Cittadinanza, secondo le previsioni della norma, avallato da Ercolino dell’ufficio tecnico.
“Occorre verificare il numero complessivo dei percettori del Reddito di Cittadinanza – ha sottolineato il Commissario – per poter avviare dei progetti ad hoc. Non considero un lusso il dedicarsi a piccole, ma importanti azioni di abbellimento della città. La ripresa in generale, non solo quella post pandemia, passa attraverso la Fiducia. E la Fiducia si nutre di Simboli, che comprendono anche ogni abbellimento, la cura di un angolo, la pulizia dei luoghi”
Bojano senza Sindaco vola perché il Commissario ha saputo intercettare il valore dell’associazionismo
In sala, tra gli altri, Mariantonietta Romano della Via Micaelica Molisana, Mariagrazia Tagliaferri di Rodolfo de Moulins, Giuseppe Russo e Sebastiano Sabatino dell’associazione omonima, Lina Napoletano della Croce Rossa, Paolo D’Andrea, Massimo, Pietro, Franca Romano dei Gunati e altri rappresentanti delle associazioni cittadine. Come in una grande famiglia, ognuno ha fatto la sua parte, ha portato all’attenzione generale una problematica da risolvere, una situazione da migliorare, un’attività virtuosa da portare avanti.
L’intensificazione dell’illuminazione a Parco Collodi, l’idea di adottare le aiuole lungo corso Amatuzio, la potatura degli alberi, la necessità di migliorare l’accoglienza al Cimitero con panchine e piante ornamentali, i marciapiedi danneggiati, l’impianto di videosorveglianza mai entrato in funzione.
La strada romana divenuta un acquitrino
Rossana Risi ha introdotto il tema delle aiuole mobili sul sagrato della Cattedrale, Mariantonietta Romano ha proposto una progettazione unitaria da perpetrare negli anni, Lina Napoletano ha ricordato l’urgenza di dotare di cestini le aree ripulite. Tra le attività virtuose è stata ricordata quella di Silvestro D’Ercole che ha adottato spontaneamente l’area del lungofiume (LEGGI QUI). E ovviamente si è parlato della strada romana, forse la via Minucia, risalente al I secolo d.C. larga circa 12 metri, divenuta un acquitrino maleodorante e pieno di alghe. Il Commissario ha spiegato di aver contattato la Soprintendenza per cercare di risolvere il problema ed eliminare una vergogna a cielo aperto che violenta la storia gloriosa dell’antica capitale dei Sanniti Pentri.
Bojano senza Sindaco vola perché l’interesse è il bene comune
Bojano senza Sindaco vola, è proprio il caso di dirlo. Sarà stato il lockdown che ci ha portato a riflettere sul senso dell’appartenenza, ma un ruolo chiave lo ha avuto il Commissario Pigliacelli, che ha saputo instaurare un clima di armonia, basato sulla fiducia. Bojano senza Sindaco vola perché l’unico interesse è il bene comune
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