Anonymous attacca San Raffaele. Il policlinico nega, ma in seguito chiarisce. Pubblicati su Pastebin nominativi, e-mail e password di impiegati e pazienti
Anonymous attacca San Raffaele, ma l’ospedale milanese nega. La notizia, divulgata dall’Agi, lascia senza parole. Il collettivo di hacker più famoso al mondo ha attaccato l’intranet del San Raffaele, divulgando dati sensibili. Gli hacker avevano annunciato sul loro profilo Twitter: “Vogliamo fare un gioco con te San Raffaele di Milano, entro fine giornata rilasceremo tutti i dati, in clear. A meno che… non ci comunichiate qualcosa di concreto”. A detta dei pirati dell’informatica, l’episodio sarebbe avvenuto nel periodo del lockdown, ma hanno deciso solo in seguito di divulgare i dati violati. Così hanno messo online file contenenti nomi, dati, e-mail e password di impiegati, medici e finanche pazienti, compresi quelli del virologo Burioni. Dando prova, in questo modo, della vulnerabilità della rete informatica del nosocomio milanese.
Anonymous attacca San Raffaele. L’ospedale non ci sta
Il famigerato ospedale milanese ha inizialmente smentito la notizia ai giornalisti dell’agenzia di stampa. In seguito, però, il San Raffaele conferma il tentativo di accesso ai dati sensibili, ma sostiene l’inattendibilità delle informazioni divulgate. “La situazione a cui si fa riferimento, riportata da fonte non attendibile, si riferisce a un tentativo di intrusione avvenuto mesi fa che non ha comportato l’accesso ad alcun dato sensibile – fanno sapere dal policlinico lombardo – I nominativi di molti operatori sono pubblici per ragioni di servizio. La direzione dell’ospedale è già in contatto con gli organi competenti per fornire ogni utile chiarimento”. Di fatto, però, l’attacco c’è stato, anche se è stato minimizzato e decine di nominativi e file sono stati pubblicati su Pastebin.
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