Eccellenze Italiane in quarantena. La Pietà contemporanea di Jago da New York. Bloccato nella città metropolitana per l’emergenza Coronavirus, il giovane scultore italiano ha avuto l’idea di dar vita ad una nuova versione della Pietà. Dopo aver esposto per la prima volta a 24 anni alla Biennale di Venezia, è diventato più conosciuto in Italia per aver scolpito il busto di Papa Ratzinger
Eccellenze Italiane in quarantena. Jago, da New York una Pietà contemporanea. Creare una nuova versione della Pietà, questa l’idea di Jacopo Cardillo, in arte Jago. Il giovane scultore italiano, neo 33enne, ha scelto New York come base d’appoggio per la sua carriera, in cui è rimasto bloccato nella quarantena da Coronavirus. Nella grande metropoli non c’è l’obbligo di restare a casa, ma è un consiglio accettato da molti. Anche l’artista pensa di aver contratto il virus a metà gennaio, dopo aver manifestato problemi respiratori. In un’intervista rilasciata all’Ansa rassicura i suoi connazionali: “Dovrei tornare in Italia presto. Avrei dovuto farlo prima ma il mio volo è stato cancellato” – e, una volta rimpatriato le sue idee sono chiare – “Mi chiuderò nel mio nuovo studio napoletano nel rione Sanità dove l’opera prenderà forma partendo dal modello di argilla. Poi passerò alla così detta formatura in gesso e quindi al marmo”.
Eccellenze italiane in quarantena. Una Pietà contemporanea
L’artista, nato a Frosinone e cresciuto ad Anagni, si confronterà con la Pietà di Michelangelo, capolavoro assoluto nel mondo artistico. Dal punto di vista tecnico sarà una scultura a grandezza naturale, due metri per due. L’opera sarà esposta indicativamente nel 2021, nel cuore di Roma, in una chiesa non lontana dal Quirinale. Riguardo al significato che l’autore gli conferirà, lo stesso non si sbilancia: “Sarà una pietà contemporanea. Sicuramente sento l’influenza di quello che mi circonda, del periodo storico in cui vivo. Non voglio sbilanciarmi sul suo significato, preferisco lasciare a chi osserva la libertà totale di interpretarla. Mi auguro che diventi un simbolo per la collettività e per tanti nuovi scultori che sui social seguono il mio percorso per trovare coraggio e ispirazione”.
Jacopo Cardillo, in arte Jago
Nato a Frosinone nel 1987, Jago si è diplomato al liceo artistico e ha intrapreso gli studi all’Accademia di Belle Arti, successivamente abbandonata. Nella sua biografia si definisce artista a 360 gradi, un imprenditore che lavora principalmente nella scultura e nella produzione di video. Giovane scultore, a 24 anni è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Il suo successo si è accresciuto in Italia quando ha realizzato il busto di Joseph Ratzinger, prima con la veste papale e, in seguito alla svestizione, nudo, battezzando l’opera Habemus Hominem. Numerosi i successi e i premi collezionati nella sua carriera, come la Medaglia del Pontificato nel 2012, il premio Catel nel 2015 e il premio del pubblico presso Arte Fiera di Bologna nel 2017. Nel 2019 ha completato il Figlio Velato, ispirato al celebre Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino.
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