TFA Sostegno. L’emergenza covid-19 ha rallentato le procedure di selezione per il V ciclo del TFA, per questo i docenti di sostegno specializzati del ciclo precedente si sono resi disponibili a iniziare i corsi in modalità telematica, con lezioni a distanza per garantire la formazione di insegnanti specializzati per il prossimo anno scolastico
(UMDI-UNMONDODITALIANI) TFA sostegno, una storia infinita. La pandemia Covid-19 ha creato numerosi disagi, anche nell’ambito delle procedure di selezione per il V ciclo del TFA (tirocinio formativo attivo), che potrebbe essere posticipato in un tempo ancora più lontano. Un ulteriore slittamento potrebbe compromettere il conseguimento del titolo di specializzazione nei tempi previsti. A questo punto si innescherebbe un peggioramento nell’ambito scolastico che ha un evidente bisogno di insegnati di sostegno specializzati, e la presenza del nuovo coronavirus ne rallenterebbe la disponibilità da parte delle scuole. Date le difficoltà, gli idonei del IV ciclo, inseriti già nelle rispettive graduatorie di merito, si sono resi disponibili per l’avvio del corso in modalità telematica. Molto attivo il gruppo di Idonei dell’Università del Molise, Unimol, che hanno dato vita ad un agguerrito e quanto mai numeroso gruppo whatsapp, dove si confrontano giornalmente sulla questione. “Noi idonei al IV ciclo – leggiamo – siamo favorevoli ad iniziare il percorso in tempi brevi, con lezioni a distanza, attraverso piattaforme già in uso presso gli atenei italiani, così da specializzarci e apportare un contributo concreto e fattivo al mondo della scuola”.
CORSI SVOLTI IN TOTALE SICUREZZA TRAMITE LA MODALITA’ TELEMATICA
TFA Sostegno, che fare, dunque? I circa 7000 idonei chiedono al Ministro dell’Università e della Ricerca dott. G. Manfredi, ai rettori delle singole Università interessate e al Presidente della CRUI prof. F. Resta, di dare il via al corso di conseguimento del titolo di specializzazione in modalità telematica. Tutto deve avvenire nel rispetto totale delle misure restrittive in vigore su tutto il territorio Nazionale, e riuscire a gestire il numero dei partecipanti ai corsi, evitando gli assembramenti che potrebbero verificarsi nelle aule delle strutture universitarie, agendo nella totale sicurezza permettendo così la formazione di insegnanti specializzati per il prossimo anno scolastico senza sospendere o posticipare il tirocinio formativo attivo.