Disattivato autovelox sulla Ss87 a San Martino in Pensilis su disposizione della Procura di Cosenza, che sta indagando anche su altri autovelox situati in varie città italiane. Da quanto emerge dalle indagini, i dispositivi elettronici di velocità, spenti dal provvedimento disposto dal Gip (giudice per le indagini preliminari) su richiesta della Procura di Cosenza ed entrato in vigore lunedì 10 febbraio 2025, non sono a norma di Legge.
Disattivato autovelox sulla Ss87 in un’indagine più ampia che, oltre al comune in provincia di Campobasso, coinvolge altre città tra le quali ci sono Venezia, Vicenza, Reggio Emilia, Modena, Cerignola, Pomarico, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola e Carlentini. A questo elenco potrebbero aggiungersi altre città in quanto le indagini sono tutt’ora in corso.
Disattivato autovelox sulla Ss87: automobilisti indignati
A San Martino in Pensilis, la notizia ha suscitato indignazione tra i cittadini e automobilisti, molti dei quali hanno già ricevuto multe per eccesso di velocità dal dispositivo ora spento. La domanda che molti automobilisti molisani si stanno facendo in questi giorni è se sia possibile annullare e ottenere il rimborso delle multe già pagate.
Disattivato autovelox sulla Ss87: l’avvio delle indagini
L’indagine della Procura di Cosenza è stata avviata a causa delle molte segnalazioni pervenute da numerosi cittadini e associazioni che denunciavano anomalie negli autovelox. Da quanto risulta dalle prime indagini, alcuni autovelox non sarebbero stati certificati secondo le attuali normative, altri sono diversi dai modelli approvati dal Ministero dei Trasporti.
Le reazioni delle associazioni automobilistiche
La vicenda ha scatenato reazioni di numerose associazioni di automobilisti, sparse in tutta Italia, che chiedono una maggiore trasparenza e controlli serrati sull’installazione degli autovelox. Un portavoce di un’associazione di consumatori ha affermato che gli automobilisti non debbano essere sanzionati da dispositivi non omologati e chiede che chi abbia pagato multe ingiustificate venga rimborsato e che venga fatta piena luce sulla vicenda.
Il mondo politico si esprime
Diverse amministrazioni locali hanno affermato l’importanza dei dispositivi di controlli della velocità che rivestono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza sulle strade, ma che gli stessi debbano comunque essere installati nel rispetto delle leggi vigenti.
Le possibili conseguenze
In attesa dell’evoluzione delle indagini, ci potrebbero essere degli sviluppi sulle possibili conseguenze legali e amministrative del provvedimento. Se sarà confermato che gli autovelox spenti non erano a norma, potrebbero essere presentati migliaia di ricorsi per l’annullamento delle multe comminate ingiustamente agli automobilisti.
Rispettare i limiti di velocità
Gli autovelox oggetto delle indagini rimarranno spenti in attesa di ulteriori accertamenti e dei possibili sviluppi giudiziari. Le autorità invitano gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità, sottolineando che la sicurezza sulle strade dipende prima di tutto dalla responsabilità di chi guida.
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