di Mina Cappussi e Adriana Niro –
Globe Trotter della Sicurezza cominciava così. “Era il 26 gennaio del 2010 quando arrivò la telefonata a casa. Stavano trasportando mio figlio Sergio con l’autoambulanza. Per due volte avevo dovuto togliergli la moto perché l’avevo beccato senza casco, diciamo che gli avevo fatto un Fermo Amministrativo Familiare!. Quel casco segnato dall’incidente, con un avvallamento nella zona temporale grande come un pugno, lo porto con me ogni volta che vado a fare lezione e lo mostro ai ragazzi.” L’esperienza di Castrense GANCI e i corsi a Pantelleria, Agrigento, Patti, Milazzo, Monreale, Alcamo, Racalmuto, a Salerno, Castrofilippo, San Giuseppe Iato, San Cipirello, Polizzi Generosa in Sicilia dunque, Calabria, Sardegna e Campania, ma in procinto di coinvolgere altre regioni.
(Globe Trotter della Sicurezza per UMDI – UNMONDODTALIANI) Incidenti mortali, danni permanenti, disattenzione, sicurezza, responsabilità. Il fil rouge che tiene insieme queste terribili realtà si chiama Castrense GANCI, ribattezzato “Il Globe Trotter della Sicurezza”.
Globe Trotter della Sicurezza dalla Sicilia a New York
Il comandante della Polizia Municipale di Monreale (Palermo), noto per l’intransigenza sulla Legalità e le molteplici iniziative portate avanti sul territorio, un prestigioso riconoscimento dell’ASU of New York, l’associazione siciliana di New York del presidente Cav. Angelo SICILIANO, e del Brooklyn Italian Soccer Club di Brooklyn, NY, CHAIRMAN e Presidente Jerry VALERIO, incontra a ritmo serrato le scuole, gli studenti, i giovani, le istituzioni, con l’impegno di fermare la strage che ogni giorno falcia decine e decine di vite sulle nostre strade. Incontri fatti di immagini, spot d’impatto, messaggi, lezioni non convenzionali che calamitano l’attenzione dei ragazzi, li coinvolgono in un ripensamento di quelle che sono abitudini e stili di vita imposti dal contesto, dalla pubblicità, dai media, dal sistema in generale. Castrense GANCI sa come dialogare con i giovani e i suoi corsi di educazione e sicurezza stradale sono seguitissimi.
La matruzza
“Ritengo – GANCI al microfono – che un approccio ai corsi di Educazione e Sicurezza Stradale non possa prescindere dai Corsi di Didattica. Gli insegnanti e gli adulti coinvolti rappresentano il necessario ponte di collegamento con il territorio. Solo così possiamo lavorare a macchia d’olio. Mi piace pensare al concetto de “La matruzza” come è detto in dialetto siciliano il lievito madre che da una piccola quantità genera una massa enorme: dobbiamo essere in tanti per trasmettere il messaggio, per arrivare specificatamente a coloro che hanno bisogno di riflettere, di ricevere quella determinata parola che può cambiare le cose. Alla fine della lezione qualcuno dice che rinuncia al sogno della moto. Io dico che non è questo il senso: si può usare la moto con criterio così come ci si può concedere di bere una volta, ma lasciando il volante a chi è sobrio. E’ questione di misura, di amore per sé stessi e verso chi ci aspetta a casa. Si parte dal codice stradale, ma si arriva a investigare le proprie emozioni, a ragionare su ciò che si vuole nella vita per il futuro”.
Quel 26 gennaio 2010
Non è un caso se il “Globe Trotter della Sicurezza” riesce a toccare l’animo dei giovani. Nel 2010 il figlio di Castrense GANCI ha avuto un grave incidente stradale:
“Era il 26 gennaio del 2010 – ricorda con apparente distacco – quando arrivò la telefonata a casa. Stavano trasportando Sergio con l’autoambulanza. Sergio aveva una moto 125 nuova, mi ripetevo come un mantra, sperando che avesse indossato il casco. Per due volte avevo dovuto togliergli la moto perché l’avevo beccato senza casco, diciamo che gli avevo fatto un Fermo Amministrativo Familiare. Invece, indossava un casco integrale che gli aveva regalato da poco la fidanzata. Se non lo avesse messo avrebbe avuto conseguenze neurologiche molto gravi.
La differenza tra vita e morte
“Quel casco segnato dall’incidente, con un avvallamento nella zona temporale grande come un pugno, – prosegue il comandante Ganci – lo porto con me ogni volta che vado a fare lezione e lo mostro ai ragazzi. Spiego loro che è fatto di un materiale particolare, tante piccole cellette, come fossero dei minuscoli air-bag capaci di fare la differenza tra vita e morte o tra una vita normale e una riduzione permanente delle proprie capacità. Spiego anche che non si devono usare solventi per la pulizia del casco perché il solvente arriva a penetrare attraverso lo strato più esterno e scioglie questi piccoli contenitori di aria. I ragazzi non si aspettano prediche, ma segnali”.
Da Pantelleria, Agrigento, Patti, Milazzo, Monreale, Alcamo, Racalmuto, e ancora e ancora
I corsi di Educazione e Sicurezza Stradale si tengono in tutta Italia, recenti quelli di Pantelleria, Agrigento, Patti, Milazzo, Monreale, Alcamo, nel paese natale di SCIASCIA, Racalmuto, a Salerno, Castrofilippo, San Giuseppe Iato, San Cipirello, Polizzi Generosa (paese nativo di Domenico DOLCE dell’omonimo marchio con Stefano GABBANA), in Sicilia dunque, Calabria, Sardegna e Campania, ma in procinto di coinvolgere altre regioni.
Pubblicità progresso
Quella di Castrense GANCI è una sorta di PUBBLICITA’ PROGRESSO, a volte forte e anche violenta nelle immagini di incidenti stradali e di tragedie; ma il non voler vedere ci rende ancora più fragili ed esposti. Una informazione consapevole ti può salvare la vita!
18 / 02 / 2016