Strage di Acca Larentia, l’eccidio di Lotta Continua, il 18enne Ciavatta di Montagano

Strage di Acca Larentia, l’eccidio di Lotta Continua, il 18enne Ciavatta di Montagano

Attualità Politica Storia

Strage di Acca Larentia, una ferita dolorosa il cui ricordo non si è sbiadito a 46 anni di distanza dall’agguato avvenuto a Roma in via Acca Larentia nel quartiere Tuscolano.

Strage di Acca Larentia, una ferita dolorosa

I fatti di quel tragico 7 gennaio 1978, oltre a costituire un tragico evento della storia della Prima Repubblica, rappresentano un capitolo doloroso anche per la storia molisana.

Una delle vittime dell’agguato era Francesco Ciavatta, giovane esponente del Fronte della Gioventù, e originario di Montagano, un comune in provincia di Campobasso. Il 28 gennaio scorso una delegazione di Casa Pound si è recata presso il cimitero di Montagano, luogo in cui è sepolto, portando dei fiori alla sua tomba per commemorarne il ricordo e facendo successivamente visita anche alla madre del giovane Francesco, Angiolina Mariano Ciavatta, scomparsa nell’ottobre del 2022.

Il plurimo omicidio di Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti

Quel giorno, mentre uscivano dalla sede del Movimento Sociale Italiano (MSI) di via Acca Larentia, cinque giovani militanti del MSI furono raggiunti dal fuoco di diverse armi automatiche. Franco Bigonzetti, studente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, morì sul colpo. Il diciottenne Francesco Ciavatta, ferito, cercò di scampare all’agguato sulla scalinata vicino alla sede del MSI, quando fu raggiunto da altri colpi esplosi dietro le sue spalle. Morirà durante il trasporto in ospedale. Gli altri tre esponenti del MSI, uno ferito e due illesi, riuscirono a ritirarsi nella sede, chiudendo la porta blindata.

La Manifestazione e la morte di Stefano Recchioni

La manifestazione di protesta che seguì al duplice omicidio vide una serie di scontri fra gli attivisti di destra e le forze dell’ordine durante la quale morì un altro attivista di destra, Stefano Recchioni, ammazzato da un colpo di pistola.

I responsabili dell’agguato

L’attentato fu rivendicato organizzazione terroristica di sinistra ‘Nuclei armati per il Contropotere Territoriale’. Nel 1987 furono arrestati cinque militanti di Lotta Continua, in seguito prosciolti.

 Leggi altro

E ancora

Salvatore Caracciolo

Ciao sono Salvatore Caracciolo ho 23 anni, sono nato a Molfetta(BA) e vivo ad Andria. Attualmente risiedo a Campobasso dove sto frequentando l’ultimo anno nel corso di laurea in fisioterapia presso l’università cattolica del Sacro Cuore. Mi piace praticare nuoto e in generale adoro tutto ciò che riguarda l’ambiente acquatico. Per un’ulteriore esperienza di crescita ho deciso di presentare domanda per il servizio civile e mettermi a disposizione della comunità in cui vivo