Conferenza Enti Locali FI, i temi del presidente del Molise, Francesco Roberti, a Perugia

Conferenza Enti Locali FI, i temi del presidente del Molise, Francesco Roberti, a Perugia

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Conferenza Enti Locali FI per parlare di criticità, prospettive, situazioni, speranze.  Assieme ai colleghi delle altre regioni, il Presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, ha partecipato, a Perugia, alla prima giornata della Conferenza Nazionale degli Enti Locali di Forza Italia.

Conferenza Enti Locali FI: la politica non si inventa!

A introdurre il Presidente Roberti il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, il quale ha ricordato come il governatore sia arrivato al vertice della Regione Molise dopo esser stato consigliere comunale e provinciale, sindaco di Termoli e Presidente della Provincia di Campobasso, “perché la politica non si inventa, ma parte dal territorio e si fa quotidianamente a contatto coi cittadini, come ha fatto in tanti anni Francesco Roberti”.

Regioni più piccole in sofferenza per colpa del centrosinistra

“Abbiamo visto – le riflessioni ad alta voce del Presidente Francesco Roberti – che anche la Regione Umbria soffre, così come il Molise, sul fronte della sanità  È un tema per il quale noi di Forza Italia dobbiamo far comprendere che a cambiare debba essere il modello, perché le riforme messe in campo dal centrosinistra sono state tarate su territori con un numero di abitanti superiore al milione. Le Regioni più piccole, dunque, soffrono per via di decisioni assunte quando al governo c’era il centrosinistra”.

I numeri non tornano

“Nel momento in cui si decise che la sanità dovesse essere tarata su territori con popolazione superiore al milione di abitanti – ha sottolineato Roberti – è facilmente comprensibile come sia diventato difficile raggiungere gli obiettivi necessari per le cosiddette premialità”.

Riforma della sanità a misura di cittadini

“Una riforma della sanità a misura dei cittadini di tutti i territori – ha incalzato Roberti – deve essere il cavallo di battaglia di Forza Italia, cambiando i presupposti su cui il centrosinistra ha operato allorquando è stato al governo”.

Davvero abbiamo bisogno di altri assessori?

La governatrice della Regione Umbria, Donatella Tesei, nel suo intervento aveva sottolineato come, per le Regioni più piccole, cinque assessori siano pochi per le deleghe su cui lavorare. Il Presidente del Molise si è detto in accordo con la collega “E’ nostro compito – ha detto – far comprendere ai cittadini come un numero maggiore di assessori non sia da guardare come numero di incarichi in più da assegnare, bensì come strumento per velocizzare i procedimenti ed esser maggiormente presenti e con più facilità nei consessi decisionali e di lavoro, non solo sul proprio territorio”.

5 assessori regionali per 289mila abitanti

Ovviamente ci sarebbe molto da dire e da rispondere. 5 assessori sono pure troppi per il modello di gestione di certi territori, dove la politica non esiste più, rimpiazzata dai personalismi e dall’ottimizzazione del tornaconto. Sono troppi per una regione, come il Molise, con meno di 300mila abitanti, che non si è più evoluta dai grandi interventi infrastrutturali e dai contributi piovuti in un 40ennio di Democrazia Cristiana, a cominciare dal colossale viadotto sulla Diga del Liscione, opera dell’ing. Filippo Arredi.

I danni della riforma rossa Delrio

Roberti ha rimarcato anche come siano “indispensabili riforme per gli enti locali, valorizzando il ruolo del sindaco e restituendo ai Presidenti di Provincia le necessarie risorse e strumenti per lavorare in modo da poter dare le necessarie risposte ai cittadini, considerando che la Riforma Delrio del centrosinistra, nel 2014, diede il colpo di grazia agli enti provinciali. Una nuova riforma delle Province è indispensabile per restituire risorse e funzioni, a vantaggio dei territori e dei cittadini”.

Questione Stellantins

In conclusione, Roberti ha parlato anche del settore automotive, “con i presidenti Cirio e Bardi mi accomuna la vertenza di Stellantis, considerando che Piemonte patria dell’automotive, Molise e Basilicata hanno stabilimenti su cui intervenire assolutamente, perché gli indotti automobilisti di queste tre regioni sono patrimonio del territorio, da tutelare ad ogni costo”.

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI