Operai all’opera Turandot alle case popolari di Roma. La lirica delle maestranze

Operai all’opera Turandot alle case popolari di Roma. La lirica delle maestranze

Attualità Musica

Operai all’opera Turandot con l’obiettivo di creare una dimensione inedita rivolta sia agli appassionati che ad un pubblico meno abituato, il cortile del complesso residenziale ATER di Torrevecchia sarà il grande palcoscenico che farà rivivere la magia dell’opera di Puccini

Operai all’opera per la lirica dallo sguardo nuovo ed inedito

Sabato 28 settembre 2024, dalle ore 18.30, il cortile del complesso residenziale ATER di Torrevecchia si trasformerà in palcoscenico per “Operai all’opera”, il format inedito ideato da Fabio Morgan, realizzato da E45 in dialogo con La Città Ideale.

Dieci fra attori e cantanti, accompagnati dall’orchestra diretta dal M° Francesco Leineri, condurranno il pubblico all’interno della trama e degli snodi musicali dell’opera lirica con uno sguardo nuovo ed inedito: quello del dietro le quinte, delle maestranze, gli operai del titolo che animano il retropalco e che in questa versione, su quel palco, diventeranno finalmente protagonisti.

La “Turandot” di Puccini tra influenze musicali orientali e tradizione lirica occidentale

Gli “Operai all’Opera” sono lo strumento potente con cui riportare l’opera lirica italiana, alta ed aulica, nel suo contesto popolare: la “Turandot” è un’opera mastodontica, forse la più maestosa di Giacomo Puccini, la sua ultima grande prova.

Conosciuta come “l’opera senza fine”, poiché è stata conclusa da Franco Alfano dopo la scomparsa di Puccini a causa di una malattia, è ambientata nella Cina antica e racconta la storia della principessa Turandot, che sfida i suoi pretendenti a risolvere tre enigmi e qualora non riuscissero nell’impresa troverebbero la morte. L’opera si conclude con un finale trionfale in cui l’amore vince sulla morte e sulla crudeltà.

Turandot” di Giacomo Puccini rappresenta un’innovazione significativa nella drammaturgia musicale dell’opera italiana, integrando influenze musicali orientali con la tradizione lirica occidentale: “Operai all’Opera” si ripromette di dare una nuova prospettiva al repertorio pucciniano, trovando nuove chiavi di riverberazione, in linea con i linguaggi del presente.

Un’edizione particolare in occasione del centenario della scomparsa del Maestro Puccini

La prima edizione del format non poteva che essere dedicata proprio al Maestro Giacomo Puccini, nel centenario della sua scomparsa.

La riscrittura, curata dal M° Francesco Leineri, che è anche direttore musicale del progetto, “mira a fissare le parti centrali della narrazione e della drammaturgia musicale in partitura affinché il pubblico possa entrare con immediatezza all’interno delle sue trame complesse e monumentali”.

Una dimensione inedita rivolta sia agli appassionati che ad un pubblico meno abituato, per elaborare nuove prospettive e metterne in luce di già note.

Un percorso di celebrazione dell’Opera Italiana alla portata di tutti

La riscrittura prova a rendere l’opera “una tradizione a cui rendere tributo, ma anche da far rivivere ogni giorno, accessibile al pubblico del presente; mettendo in risalto ciò che l’ha costituita da sempre una forma d’arte a metà fra la tradizione popolare e il mondo accademico”.

Operai all’Opera vuole essere un percorso di celebrazione e promozione della gloriosa e rinomata Opera Italiana, attraverso un percorso di semplificazione, destrutturazione e mistificazione dell’Opera stessa, per renderla popolare e fruibile da tutti, con l’obiettivo di trasformarla in un linguaggio più adatto ad un pubblico contemporaneo grazie alla riscrittura della Turandot di Giacomo Puccini elaborata dal Maestro Francesco Leineri – ha dichiarato Fabio Morgan, l’ideatore del format

Abbiamo voluto concludere la prima annualità del progetto tornando in uno dei posti che oggi riconosciamo come casa nostra, il complesso residenziale ATER di Torrevecchia che ringraziamo insieme al Comitato di Quartiere PrimavalleTorrevecchia e la Presidentessa Valentina Barni che rinnovano sempre il loro entusiasmo, l’affetto e la stima nei nostri confronti.” – conclude Morgan

Un immenso spettacolo tra orchestrali, attori e cantanti

“Operai all’Opera” combina intrattenimento e innovazione in un format che promette di rinnovare e vivificare l’esperienza dell’Opera per il pubblico, con l’obiettivo di rendere la stessa un bene più fruibile da tutti in maniera trasversale.

La drammaturgia di “Operai all’Opera” è di Fabio Morgan, Emiliano Morana e Matteo Cirillo, in scena Matteo Cirillo, Chiara David, Diego Migeni, Emiliano Morana, Francesca Pausilli, Gioele Rotini.

In ensemble il cast cantanti composto da Rosaria Angotti (soprano), Marika Spadafino, (soprano) e Alexandru Tiba (tenore); in organico Nicola Scialdone (oboe), Livia Tancioni, (clarinetto), Antonio De Santis (fagotto), Angelo Montepaone (tromba), Fabio Cuozzo (percussioni), Lorenzo Olivero (violino), Giorgia Martinez (viola), Riccardo Viscardi (violoncello), Federico Passaro (contrabbasso)

Operai all’Opera è un progetto di E45 in co-realizzazione con La Città Ideale con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Artisti ed Editori in dialogo con ATER Roma e Comitato di Quartiere PrimavalleTorrevecchia.

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E ancora

Daniele Romano

Sono nato a Campobasso e risiedo a Bojano –CB-; Frequento il terzo Anno presso il Conservatorio Musicale “L. Perosi” in Campobasso, per il conseguimento del Diploma Accademico di 1^ e 2^ livello in Musiche Tradizionali; Da molti anni esplico con passione e dedizione la propensione per il suono di strumenti sia della tradizione e sia moderni; Nell’ambito della gamma di questa famiglia musicale prediligo il suono della Zampogna Molisana, di cui ritengo di essere diventato un virtuoso; Suono con competenza il Sax Baritono, le Percussioni, la Tastiera elettronica, la Chitarra classica e attraverso di essi partecipo proficuamente ad attività artistiche di gruppi musicali e band.