Algoritmo GPS 2024/25 presenta un paradosso: i docenti con punteggi migliori ottengono una cattedra al primo turno, ma sono esclusi dalle posizioni che si rendono disponibili nei turni successivi, a causa delle rinunce. Nonostante le critiche, il ministro Valditara ha ribadito che tornare indietro nell’algoritmo rallenterebbe le nomine, pur riconoscendo la necessità di revisioni per correggere eventuali malfunzionamenti
Algoritmo GPS 2024/25 non torna indietro. Un difetto non da poco, perché comporta che in caso di disponibilità sopravvenute dal secondo turno di nomina in poi, per rinunce, chi è posizionato meglio in graduatoria viene escluso.
Algoritmo GPS 2024/25 con il paradosso del miglior punteggio
Un meccanismo che comporta il paradosso di essere penalizzati dall’avere un migliore punteggio, perché si può ottenere una cattedra al primo turno ma si viene tagliati fuori da quelle che possono essere rese nuovamente disponibili dal secondo turno in poi, e che per molti docenti possono essere ambite.
Il ministero da quando l’algoritmo è stato istituito è sempre stato molto rigido su questo aspetto, spiegando che non è possibile alcuna altra modalità se non questa. Il tutto nonostante le molte critiche mosse al sistema.
L’irrevocabilità dell’algoritmo: le motivazioni del ministro Valditara sul rifiuto di tornare indietro
A proposito della richiesta di modificare l’algoritmo affinché torni indietro, il ministro Valditara spiega che ai fini delle nomine, tornare indietro non è possibile. Questo perché se si attuasse questa procedura, verrebbe meno il senso stesso dell’algoritmo, che consente di migliorare il funzionamento, la velocità e l’efficienza delle nomine e delle assunzioni. Se l’algoritmo tornasse indietro, queste tempistiche sarebbero notevolmente prolungate, peggiorando il risultato finale.
Revisione dell’algoritmo per migliorare l’assegnazione delle cattedre
Il ministro è però consapevole che l’algoritmo è tutt’altro che esente da difetti e problematiche, e in questo senso ha dato incarico agli uffici di verificare le regole dello scorrimento delle graduatorie. In altre parole, pur essendo sicuro dell’affidabilità dell’algoritmo, il ministero vuole accertarsi che il programma utilizzato non presenta intoppi o errori. Lo stesso Valditara ha spiegato che pur riponendo la massima fiducia nell’algoritmo “è giusto e sacrosanto ovviare, modificare e correggere eventuali malfunzionamenti”.
Ritardi e problematiche tra uffici scolastici e algoritmo
È risultato un mix di problematiche, tra cui i ritardi accumulati dagli uffici scolastici (non necessariamente per loro mancanze) e il meccanismo dell’algoritmo.
A causa di queste problematiche si è venuta a creare una situazione disomogenea a livello nazionale, comporta che in alcune scuole gli studenti avranno gli insegnanti in cattedra già dal primo giorno di scuola, mentre in altre bisognerà attendere il completamento dei turni di nomina. Tutto ciò implica che in alcuni casi le nomine si protraggono ad anno scolastico abbondantemente inoltrato.
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