Ancora nessun accordo riguardo la costruzione del muro. 800mila senza carte in regola a rischio espulsione. I repubblicani contro le manovre bipartisan di Trump.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Ieri, mercoledì 13 settembre 2017, a New York, i leader del partito democratico sono finalmente riusciti a trovare un accordo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, tutto questo durante una cena. I termini del patto , a quanto pare, saranno una serie di misure che rafforzano i confini, lasciando comunque fuori dagli accordi la costruzione del famoso muro di confine, in cambio di una legge di tutela a favore dei Dreamers, cioè i figli degli immigrati nati negli Usa che sono a rischio espulsione a seguito di uno dei provvedimenti presi da Trump.
L’accordo
“Un accordo che permetterà di conservare con una nuova legge le tutele del Deca” hanno commentato i democratici, che tengono particolarmente a quel programma che l’ex presidente, Barack Obama, aveva creato per proteggere i ragazzi che studiavano e lavoravano, senza però avere tutte le carte in regola, che lui definiva “americani nel cuore e nello spirito, uguali agli altri in ogni altro modo a eccezione del certificato di nascita” . Pochi giorni fa, il futuro di 800mila di questi giovani era stato messo a rischio, a seguito dell’annullamento del programma da parte dell’amministrazione Trump, che ieri ha affermato: “una cena che conferma l’impegno del Presidente a soluzioni bipartisan”.
Il muro
Ma, durante la cena, non tutto è filato liscio. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckbee, ha infatti affermato che “sull’esclusione del muro dal pacchetto sicurezza non c’è stato accordo”. Inoltre, il patto stretto ieri non avrà nessuna validità, almeno finché non sarà approvato anche dai repubblicani, che nell’ultimo periodo non vedono di buon occhio le manovre del presidente Usa. Anche durante lo svolgimento degli accordi, Trump non dimentica i suoi nemici. A confermarlo è un tweet postato proprio ieri: “La disonesta Hillary Clinton incolpa tutti e tutto tranne che se stessa per la sconfitta elettorale. Ha perso i dibattiti e la direzione”.
