Salva casa è legge, da oggi più facile sanare gli abusi, locare cellule abitative, installare tende da sole e pergolati. Cambiano anche i requisiti per la destinazione d’uso e l’abitabilità degli immobili
Salva casa è legge dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27 luglio 2024 della legge di conversione 24 luglio 2024, n. 105 del decreto-legge 69/2024, recante: «Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.». Il decreto mira a sanare gli abusi edilizi minori che, spesso, intralciano la compravendita degli immobili. Un altro obiettivo del decreto è quello di ridurre il consumo di suolo per la realizzazione di nuove costruzioni, andando a promuovere il recupero degli edifici in stato di degrado. Inoltre, presenta delle modifiche in ordine al cambio di destinazione d’uso e ai requisiti per l’abitabilità degli immobili.
Il decreto “Salva casa” presenta tre lievi difformità edilizie
- difformità formali, cioè quelle incertezze interpretative della disciplina attuale rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile;
- difformità edilizie interne (cd. “tolleranze costruttive“), che derivano da interventi compiuti dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione o segnalazione, tali da rendere, ad oggi, difficile comprovare lo stato legittimo dell’unità immobiliare;
- difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della “doppia conformità“.
Il decreto salva casa con la modifica dell’art 6, comm. 1, D.P.R. 380/01 Testo Unico Edilizia prevede la possibilità di installare “tutti quegli elementi edilizi coperti al piano terra degli edifici, intervallati da colonne o pilastri e aperti su uno o più lati verso l’esterno dell’edificio”, cioè le vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, anche per la chiusura di logge o di porticati. Sarà invece necessario un permesso per installarle su porticati “gravati, in tutto o in parte, da diritti di uso pubblico o collocati nei fronti esterni dell’edificio prospicienti aree pubbliche”.
Tende da sole e pergola, che fare?
Tende, tende da sole o da esterno e a pergola e altre strutture di protezione dal sole, anche fisse, potranno essere realizzate in regime di edilizia libera, purché addossate o annesse agli edifici o unità immobiliari e non creino spazi chiusi in modo permanente.
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