Morto Vittorio Emanuele di Savoia: sarà sepolto in Italia, a Superga di Torino. Sabato prossimo l’ultimo saluto al figlio del re Umberto II e di Maria Josè del Belgio, bellissima, raffinata e colta regina di maggio, che regnò per soli 27 giorni. Nato ed educato per essere re, a 6 anni dovette fuggire dall’Italia senza neppure sapere il perché. I funerali sabato prossimo nel Duomo di Torino per ragioni di spazio perchè saranno tantissimi coloro che assisteranno ai funerali del figlio del Re d’Italia. Sarà il primo Savoia ad essere cremato
Morto Vittorio Emanuele di Savoia, pochi giorni prima del suo 86esimo compleanno, il 12 febbraio. “Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, – l’annuncio della Real Casa Savoia – Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra”.
Morto Vittorio Emanuele e giù con le polemiche tutte italiane
E giù le polemiche, come solo noi italiani sappiamo fare, su qualunque cosa, purché si dia fiato alle trombe. In qualunque altro Paese del mondo la morte di un membro della famiglia reale comporta solo messaggi di cordoglio e di rispetto, in Italia facciamo polemica, anche sui morti. A maggior ragione nei confronti di un uomo di quasi 90 anni, destinato a fare il re, esiliato a 6 anni, senza capire il perché. Il peso di quel cognome deve pur essere mondato, secondo i leoni da tastiera nostrani!
Morto Vittorio Emanuele di Savoia, sarà sepolto a Superga di Torino
“Vittorio Emanuele voleva essere sepolto a Superga, come mi ha detto stamani il figlio Emanuele Filiberto. Il funerale, ci è stato detto, si celebrerà sabato 10 alle 15 a Superga dove verrà sepolto“. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Ugo D’Atri. Non c’è posto a Superga, Vittorio Emanuele sarà il primo Savoia a essere cremato
Funerali nel Duomo di Torino
Ma l’ultimo aggiornamento, nel confermare che i funerali sono previsti per sabato prossimo, 10 febbraio, precisa che gli stessi si svolgeranno nel Duomo di Torino. Non più alla Basilica di Superga, dove l’urna con le ceneri del principe verrà poi sepolta nella tomba di famiglia. Il cambio di programma sarebbe dovuto ai problemi di spazio: troppo piccola la Basilica di Superga per accogliere tutte le persone che vorranno partecipare ai funerali. Nei giorni precedenti la camera ardente sarà allestita nella reggia di Venaria. Questo perchè non c’è posto a Superga. Vittorio Emanuele sarà il primo Savoia a essere cremato.
Lui e la moglie nati entrambi il 12 febbraio
Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e di Maria Josè è morto a Ginevra. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio, lo stesso giorno del compleanno della moglie. L’annuncio è stato diffuso attraverso una nota della “Real Casa di Savoia”, in cui si legge: “Alle ore 7:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. I funerali saranno a Superga il 10 febbraio.
57 anni di esilio dopo il referendum del 1946
Figlio di Umberto II, e di Maria José, designato a succedere al trono di suo padre, nasce a Napoli e viene battezzato con i nomi Vittorio Emanuele Alberto, Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria. Ma il destino aveva in serbo per lui una strada diversa e inimmaginabile. In Italia, infatti, restò però poco visto che all’età di 6 anni, nel giorno dell’armistizio dell’8 settembre del ’43, partì da Roma insieme alla madre e, da subito dopo il referendum del 1946 che sancì la vittoria della Repubblica, visse in esilio. Ci rimase fino al marzo del 2003, quando fu cancellata la disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi di casa Savoia in Italia. Come prima tappa del suo ritorno scelse Napoli, la città in cui era nato. “È il più bel giorno della mia vita”, disse quando rimise piede in Italia. Erano passati 57 anni dall’ultima volta.
Il contrastato matrimonio d’amore con Marina Doria
Sposato con Marina Doria, ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Il matrimonio con l’ex campionessa mondiale di sci venne celebrato prima a Las Vegas con rito civile, poi a Teheran con rito religioso. Il matrimonio non fu accettato dall’ex re Umberto II e per questo i due si sposarono in segreto, senza avvisare le famiglie. Uno scandalo, tanto che il re non diede mai il consenso alle nozze, secondo le leggi dinastiche.
Un amore durato 70 anni
Innamorato perdutamente di Marina Doria, campionessa di sci d’acqua di due anni più grande di lui, ma priva di sangue blu, Vittorio Emanuele non rinunciò al suo sogno e, pronto a rinunciare al trono, la sposò. Un amore durato 70 anni e dalla cui unione è nato Emanuele Filiberto di Savoia.
L’incidente mortale a Cavallo in Corsica
Sette anni dopo quelle nozze, nell’estate del 1978, arriva l’episodio che condizionò tutta la sua vita: il colpo partito dalla sua carabina – nel corso di un’accesa lite con dei vicini di yatch a Cavallo, in Corsica – ferì mortalmente lo studente Dirk Hamer, di 19 anni. Nel 1991 Vittorio Emanuele venne assolto con formula piena dall’accusa di omicidio volontario dai giudici francesi.
La tessera 1621 della P2
L’accanimento contro il figlio del re si rinnova in occasione di una indagine della procura di Potenza che scopre negli archivi di Lucio Gelli la tessera numero 1621 della P2 intestata a Vittorio Emanuele. Il pm Henry John Woodcock arresta Vittorio Emanuele, che passa in carcere sette giorni. Verrà prosciolto e otterrà dallo stato 40mila euro di risarcimento.
La mamma, Maria Josè, regina per 27 giorni
Marie José del Belgio è stata l’ultima regina consorte d’Italia nel 1946, come moglie di Umberto II, prima della proclamazione della Repubblica. Si tratta della sovrana consorte con il più breve regno nella storia dell’Italia unita. E’ conosciuta infatti come la “regina di maggio” per aver regnato solo per 27 giorni nel 1946. Nata nella città belga di Ostenda il 4 agosto 1906, da Alberto I di Sassonia-Coburgo-Gotha, divenuto re dei belgi dal 1909, e dalla madre Elisabetta Gabriella era cresciuta con i due fratelli maggiori Leopoldo e Carlo Teodoro in un ambiente familiare intriso di cultura, dove aveva sviluppato sia le sue doti artistiche studiando il pianoforte e il violino, sia le sue doti sportive, coltivando interessi sia per la cultura classica sia quella contemporanea. Vista la sua estrazione nobiliare e la sua formazione completa, era la sposa perfetta per il futuro re d’Italia e infatti, viene preparata fin da giovanissima a quel matrimonio combinato.
Morto Vittorio Emanuele. Chi sono gli ultimi re d’Italia
Umberto II, ultimo re d’Italia – il re di maggio – fu sepolto nel 1983 nell’abbazia di Altacomba in Alta Savoia. La moglie, Maria Josè muore nel 2001; viene sepolta anche lei nell’abbazia di Altacomba, accanto al corpo del marito, come da sua richiesta.
I gioielli dei Savoia in Banca d’Italia
Nel 2007 i legali di casa Savoia chiesero il risarcimento allo Stato di 260 milioni di euro per l’esilio e la restituzione dei beni confiscati nel 1948. Nel 2022 Vittorio Emanuele ha chiesto la restituzione dei gioielli di famiglia, custoditi nei forzieri della Banca d’Italia: diademi, orecchini e collier con oltre seimila brillanti e duemila perle del valore di svariati milioni di euro.
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