Vittorio Sgarbi il fuoriclasse atteso ore e ore dai fan della città abruzzese. Sono persone di cultura i suoi ammiratori e le sue ammiratrici, incantati da un vasto Sapere in una cornice che rifugge le etichette sociali. Tra un “vaffa…” e un riferimento alto di Letteratura, di Poesia, di Storia, di Arte, il ferrarese ha dialogato con leggiadria con gli artisti del 50esimo Premio Sulmona e con i curiosi accorsi per lui
Vittorio Sgarbi il fuoriclasse eternamente lui. Mai un sottosegretario è stato tanto acclamato, dalla gente, dagli artisti, dagli esperti di Beni Culturali. E quello che è accaduto in occasione del 50esimo del prestigioso Premio Sulmona non fa che confermare il ruolo da primadonna del sindaco di Arpino (patria di Cicerone), il ferrarese critico d’arte, storico dell’arte, saggista, politico, personaggio televisivo, opinionista e collezionista italiano più volte membro della Camera dei Deputati e di diverse amministrazioni comunali, tra le quali quella di Milano, prosindaco di Urbino, assessore alla Bellezza del comune di Viterbo oltreché sottosegretario di Stato alla Cultura. Inoltre è presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Mart di Rovereto, del MAG di Riva del Garda e della Gypsotheca del Canova, oltreché commissario per le Arti di Codogno.
Vittorio Sgarbi il fuoriclasse che colleziona la Bellezza
Importante collezionista di opere d’arte e libri antichi, grazie ai suoi studi e alla sua passione per l’antiquariato in generale, con una biblioteca con 280.000 volumi, tra cui le prime edizioni di Giorgio Vasari, la Collezione Cavallini-Sgarbi costituita da oltre 500 opere, Vittorio Sgarbi è spesso al centro della cronaca per non avere peli sulla lingua, per l’irascibilità, i suoi accesi diverbi con politici, giornalisti e altri personaggi televisivi in alcuni casi sfociati in querele per diffamazione e turpiloquio.
Coraggioso, scanzonato, colto, elitario
La gente lo ama, gli artisti lo invocano, i critici lo temono, i collezionisti lo tallonano, le donne se ne innamorano. E’ fatto così. A noi piace l’immagine di Sgarbi trascinato via con la forza dall’Aula di Montecitorio per non aver indossato la mascherina nel biennio buio in cui ci hanno fatto credere che mascherine e vaccini difendessero dal Covid, nonché le sue arringhe coraggiose contro la caccia all’untore verso i non vaccinati. Sono convinta che quella immagine di un parlamentare portato di peso fuori dal Parlamento passerà alla storia per il coraggio che c’è dietro: coraggio che si sposa con una cultura ad ampio raggio e una conoscenza della Storia dell’Arte e dei Linguaggi Artistici da fare invidia.
Vittorio Sgarbi il fuoriclasse motore del Premio Sulmona
Al di là di maschere e pseudovaccini, Vittorio Sgarbi resta una celebrità ed è stato il vero motore trainante di una manifestazione di spessore qual è il Premio Sulmona, giunto al suo 50esimo Anniversario.
“Oggi sono tutti premiati quelli che sono in questo catalogo. Il Premio Sulmona rende gloria al principio stesso del Premio”. Così il Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, Vittorio Sgarbi, ha celebrato i cinquant’anni del “Premio Sulmona – Rassegna internazionale di arte contemporanea”.
Altezze vertiginose di cultura, zero convenzioni sociali
E all’uscita dal Teatro erano tutti per lui, in religiosa attesa, incuranti dei “vaffa…” che pure sono volati. Ma il bello di Sgarbi è proprio questo: altezze vertiginose della cultura e destrutturazione delle convenzioni sociali. Il ferrarese scopre tesori nascosti, borghi sconosciuti, luoghi di storia. Ha lasciato un pezzetto di cuore nella seconda regione più piccola d’Italia, il Molise.
Vittorio Sgarbi e il Molise: Mina Cappussi
E dal Molise arriva Mina Cappussi, giornalista-artista, dall’antica capitale dei Sanniti, Bojano, tra i selezionati dell’edizione speciale per il mezzo secolo di storia della Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea che è riferimento di primaria importanza per l’intero Panorama Artistico italiano e non solo, vera e propria vetrina internazionale sul mondo dell’arte. Nel catalogo e alla mostra del 50ennale troviamo “Fairy Tale”, un quadro che racconta il mondo dell’infanzia, la famiglia, le piccole cose care, i ricordi che riaffiorano nell’inconscio colorati dal tempo.
e-MOVO Mirr or Art
La Cappussi, selezionata tra “I Mille di Sgarbi“, ha dato vita ad un Movimento Artistico, eA E-MOVO Mirr or Art, il cui manifesto sta facendo il giro del mondo, raccogliendo sottoscrizioni ovunque. “Noi chiamiamo a testimoni i Custodi del Tempo – l’incipit della Cappussi nel Manifesto eA – per cantare la Bellezza Infinita, dagli abissi del Sé all’immensità dell’Universo, declinata nei colori della Vita, nelle sconfinate sfaccettature del Sentire. Noi sentiamo il bisogno insopprimibile di abbandonare all’ebbrezza della visione, per gli Eletti dello Spirito, i vortici, le fratture energetiche, i colori e le vibrazioni dell’anima, l’emozionante sommità della coscienza, l’asimmetria delle suggestioni, il diapason dei mondi che irrompono sul piano sottile, le discronie archetipe; sogni, vaticini, incubi, speranze, presenze lontane, profezie, promesse: una poetica esistenziale declinata nel continuum spazio-temporale”.
Nata il 14 luglio
I quadri specchio della eclettica molisana, che si dice segnata dalla data di nascita, il 14 luglio, “il giorno che cambiò il mondo”, sono veri e propri strumenti di indagine, per guardarsi dentro, per vedere quelle paure e quelle parti di noi che non vogliamo o non possiamo accettare. Un movimento artistico che può sembrare antitetico in una contemporaneità dell’immagine, della superficie. “In realtà, – aggiunge la Cappussi – è proprio quando il vacuum avanza, (riempiendo del nulla le ombre della realtà che proiettiamo sulla coscienza) che abbiamo bisogno di riconquistare contenuti, di riempire quel vuoto che, sotto una superficie apparentemente piena, sostanzia un senso di mancanza, di “absentia”.
50 Premio Sulmona: istituzioni, personalità
Oltre al Sottosegretario Sgarbi al 50esimo Premio Sulmona sono intervenuti, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente della Commissione bicamerale Enti Gestori, On. Alberto Bagnai, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso e la consigliera regionale Antonietta La Porta. Un’edizione speciale, quella voluta dal Presidente del Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, che ha messo insieme le opere vincitrice delle 49 edizioni precedenti e una selezione riservatissima di opere realizzate in questi ultimi anni. Per l’occasione è stato anche presentato il pregevole catalogo curato da Roberto e Sara Di Giampaolo e Raffaele Giannantonio. Inaugurata anche la mostra, composta da 201 opere, in rappresentanza di artisti italiani e stranieri e che potrà essere visitata nel Polo Museale Civico Diocesano nell’ex Convento di Santa Chiara a Sulmona (L’Aquila), fino al 5 novembre, tutti i giorni (tranne il lunedì), dalle ore 9:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 18.
Raffaele Giannantonio, presidente del Premio
Il presidente Raffaele Giannantonio: “Si chiude una metà secolo e si apre una seconda metà secolo per il Premio Sulmona. E’ d’obbligo ricordare quanti hanno permesso al Premio Sulmona di arrivare fino a oggi: Olindo Pelino, Gaetano Pallozzi e Angelo Maria Scalzitti ma anche tutte quelle persone che oggi non ci sono più e che con la loro attività sono sempre stati accanto di questa manifestazione, come Giorgio Di Genova e Cosimo Savastano”.
Renato Guttuso e Gaetano Pallozzi
Nel corso del suo intervento il Sottosegretario ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi ha ricordato il Maestro Gaetano Pallozzi, accostato alla figura di Renato Guttuso, invocando la realizzazione, a Sulmona, del Museo del Realismo.
Premio Sulmona a Vespa nel 1989
Il Premio Sulmona ha celebrato anche il tradizionale Premio di giornalismo. Quest’anno sono stati premiati la vicedirettrice del TG2, Maria Antonietta Spadorcia, la giornalista e conduttrice di “Tagadà” (La7), Tiziana Panella, e la giornalista e conduttrice televisiva Anna La Rosa. A impreziosire la consegna dei riconoscimenti un video messaggio del giornalista Bruno Vespa, che ha ricordato il riconoscimento ricevuto a Sulmona nel 1989, in occasione della prima edizione del Premio Sulmona di giornalismo. Nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Chiara Buccini, ci sono stati anche alcuni musicali con gli interventi di Antonella Bucci, Mauro Mengali e Silvia Di Censo.
Vittorio Sgarbi il fuoriclasse innamorato dell’Arte
E’ seguita la visita alla Mostra con le opere degli Artisti Selezionati e Premiati per i 50 anni del Premio Sulmona. Vittorio Sgarbi si è soffermato su ognuna delle opere di interesse, accogliendo le richieste di un commento, e mostrando di conoscere uno a uno tutti gli artisti premiati in questi 50 anni, compresi coloro che non ci sono più.
Arrivederci nel Molise che non esiste
Arrivederci in Molise, Vittorio Sgarbi, magari potresti candidarti a Presidente della Regione e cominciare finalmente a difendere i mille volti, le eccellenze, i tesori nascosti di questa regione che “esiste ed è Molise Noblesse!”
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