Piazza dell’Arte Chieti apre alla bellezza e stempera le polemiche dopo 3 anni di lavori e l’incidente terribile di 30 anni fa. I cittadini in piazza San Giustino per testimoniare la speranza che niente deturpi la scenografia metafisica dell’ampio spazio all’ombra del duomo
Piazza dell’Arte Chieti apre alla bellezza Sabato 28 0ttobre alle ore 20.00 in Piazza San Giustino a Chieti, ai piedi della omonima cattedrale, si terrà “La piazza dell’Arte”, Cittadini per la piazza dell’Arte, evento a 360 gradi con letture e testimonianze per celebrare la bellezza della Piazza di San Giustino, per esprimere la comune speranza che la piazza non subisca interventi architettonici e immissione di arredi che ne possano deturpare la metafisica suggestione scenografica.
Piazza dell’Arte Chieti i protagonisti
L’organizzazione è dell’Associazione AbruzziAMOci odv, sotto la spinta di Massimo Pamio e Luciano Emiliani, in collaborazione con Italia Nostra sezione di Chieti. Reciterà l’attore Luciano Emiliani, Mario D’Alessandro conferirà sul tema “Da Colle Gallo a Piazza San Giustino”, Mariapaola Lupo illustrerà Le piazze di Chieti, il prof. Giuliano Corrado affronterà il tema “Le piazze nella poesia e nella storia del pensiero”. Partecipano: i ragazzi della Biblioteca Bonincontro, l’attore Icks Borea
L’inaugurazione dopo 3 anni di lavori
Il 28 settembre c’era stata la partecipata cerimonia che ha sancito ufficialmente la riapertura della piazza del duomo, restituita alla città dopo anni di lavori, da parte del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, con la benedizione dell’arcivescovo Bruno Forte. I lavori di pavimentazione e illuminazione sono durati circa tre anni e hanno portato alla luce diversi reperti archeologici sulla storia di Chieti. Erano andati in appalto con una base d’asta di oltre 1,5 milioni di euro.
Piazza dell’Arte Chieti è il salotto buono della città
Dopo vari rinvii, il cantiere è stato finalmente smantellato per lasciare il posto ad un vero e proprio salotto, non più accessibile alle auto, dove passeggiare, incontrarsi, sedersi al tavolino di un bar, gustare un gelato o un caffè da soli o in compagnia.
30 anni fa la morte del 16enne Fabio Bianchi
30 anni fa, infatti, nella piazza perse prematuramente la vita un ragazzo 16enne, Fabio Bianchi, venuto qui a studiare da Fara Filiorum Petri, rimasto schiacciato fra due autobus. Forse quella morte è servita a spingere per restituire alla piazza la funzione di aggregazione in sicurezza.
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