Arresti Bojano Operazione Stagnola. In carcere due trentenni bojanesi, mentre hanno tra i 19 e i 58 anni le altre 18 persone denunciate per spaccio e detenzione ai fini di spaccio. Trentuno le perquisizioni effettuate la scorsa notte. Le frasi in codice: “Patino, sto all’entrata per un caffè”. Il comandante del Comando provinciale dell’Arma, Luigi Dellegrazie, il capitano Edgard Pica, comandante della Compagnia di Bojano, il Procuratore D’Angelo
Arresti Bojano Operazione Stagnola finalizzata a stroncare lo spaccio di eroina, crack, kobret e la nuova droga kratom. 2 arresti e 18 indagati nella mattinata del 27 maggio, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Bojano, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare — disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Campobasso su richiesta del Procuratore della Repubblica, Nicola D’Angelo.
Arresti Bojano Operazione Stagnola. Patino sto all’entrata per un caffè
Frasi in codice utilizzati dai giovani, hanno consentito di raccogliere prove a carico dei “corrieri”. “Ho preparato la storia” scrivevano gli ignari bojanesi i cui telefoni erano sotto controllo, “Ummo ne abbiamo” e poi, secondo un codice piuttosto usato tra i ragazzi, ancora frasi del tipo: “Zio ce l’hai un bombolone?” e “Patino sto all’entrata per il caffé”. Questa mattina altre due persone sono state denunciate dopo le perquisizioni che “non hanno riguardato tutti gli assuntori. Uno aveva in casa marijuana in una serra artigianale, l’altro hashish suddiviso in dosi e un bilancino di precisione.
Zio ce l’hai un bombolone?
Sono solo alcune delle frasi utilizzate per concordare le richieste quotidiane degli assuntori, cui veniva poi ceduto lo stupefacente nel centro cittadino di Bojano, ma numerose volte anche presso l’abitazione degli indagati che erano soliti lasciare la dose su un frammento di carta alluminio per il consumo immediato sul posto utile ad eludere i controlli delle forze dell’ordine: quando veniva avvistata la pattuglia, il pezzetto di stagnola contenente droga veniva gettata a terra. Da qui il nome dato all’operazione, che ha inferto un duro colpo all’organizzazione. Una persona si era anche procurata una telecamera per monitorare l’arrivo delle forze dell’ordine. Peccato che a cascarci sono i giovani irretiti dalla mancanza di valori, di lavoro, o attratti da facili guadagni. I pesci grossi non si lasciano fermare facilmente.
L’ordinanza cautelare di questi giorni è applicativa della misura custodiale in carcere nei confronti dei due giovani del posto, nei cui confronti pende l’accusa di aver acquistato, ricevuto, commerciato e detenuto ai fini di spaccio e poi consegnato e ceduto a terzi sostanza stupefacente del tipo “eroina, crack e kobret” nonchè la nuova droga kratom in violazione dell’Art. 81 c.p. e 73 c. 1 DPR 309/90.
20 le persone indagate nell’operazione ‘Stagnola’
Nell’ambito dell’attività di indagine, denominata “stagnola”, sono indagati, poiché a vario titolo coinvolti, oltre ai due giovani bojanesi arrestati, altri 18 soggetti residenti in Bojano, Campochiaro e nei paesi vicini del comprensorio matesino, della Provincia di Campobasso e Isernia, tutti destinatari di decreto di perquisizione locale e personale.
Area Matesina sotto la lente
Negli ultimi anni, i Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, hanno condotto una vasta attività investigativa sul territorio dell’intera Provincia ed in particolare proprio nell’area matesina.
E l’operazione Piazza Pulita
La precedente, importante operazione denominata “Piazza Pulita”, coordinata dalla D.D.A., era servita a sgominare ben tre associazioni dedite al traffico di droga. Ne era seguito un fisiologico periodo di calma apparente. Vista la carenza di “offerta” sulla piazza, alcuni giovani hanno pensato di approfittarne diventando da assuntori, a spacciatori in modo da racimolare le somme destinate a pagare la “roba”.
Due attività investigative
Due differenti attività investigative, confluite nell’odierno procedimento e condotte nella fase iniziale dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso e dalla Compagnia di Bojano, già dal settembre 2020 avevano consentito di raccogliere materiale informativo che consentiva di acclarare un nuovo mercato di eroina e cocaina con base di spaccio Bojano, ove gli attori rifornivano quotidianamente giovani del posto e dell’hinterland.
Vedette e corrieri
Numerosi gli indizi a carico anche di persone del tutto insospettabili, che organizzati in gruppo, utilizzavano “vedette” quando lo smercio avveniva in esercizi pubblici, ma anche “corrieri” per i quotidiani rifornimenti da Scampia e Parco Verde in Campania
2100 vendite di eroina, kobret, crack, cocaina, marijuana, kratom
Oltre 2100 cessioni documentate, tra il settembre 2020 e l’agosto del 2021 – hanno spiegato il comandante Dellegrazie e del capitano Pica – alle quali hanno contribuito a vario titolo anche figure femminili, con importi dai 15 ai 75 euro al grammo a seconda se la sostanza fosse eroina — kobret — crack — cocaina, oppure marijuana. In sporadiche occasioni ha fatto capolino anche il kratom (una pianta tropicale asiatica dalla quale si ricava una sorta di eroina sintetica); 31 le complessive attività di perquisizione eseguite, su delega dell’autorità giudiziaria, durante la notte, nel centro matesino.
Da Scampia in Molise
Eroina, cocaina, crack, kobret e anche una nuova sostanza sintetica e pericolosa, la kratom: droga che veniva acquistata sulle piazze di spaccio più importanti della vicina Campania, a Scampia (Napoli), al Parco Verde di Caivano e infine a Caserta.
Arresti Bojano Operazione Stagnola: Edgard Pica
Tra il polo dello spaccio bojanese e la Campania “c’è un filo diretto – ha rimarcato il capitano Edgard Pica, comandante della Compagnia di Bojano – perchè l’approvvigionamento dello stupefacente avveniva tra Scampia, Caivano e il Casertano. Abbiamo documentato viaggi quasi quotidiani per rifornirsi di eroina e kobret, che provoca quasi lo stesso effetto ma, a parità di costi, consente di ricavare dosi maggiori ed è più facilmente fruibile da giovani assuntori locali“. Per fortuna “non abbiamo documentato cessioni a minorenni”. La droga era piazzata sul mercato in piccoli quantitativi, ad un costo molto basso, tra i 15 e i 75 euro: e forse proprio per via del costo “calmierato” si era costituito un mercato fiorente debellato, per il momento, dall’Arma dei Carabinieri.
Spacciatori appiedati
I due spacciatori, che non avevano la patente di guida, avevano trovano anche delle persone che, nelle trasferte da e verso la Campania, facevano loro da autisti. Riuscivano a raggiungere le piazze di spaccio campane anche durante le restrizioni anti-Covid. Invece ai clienti la droga veniva venduta in piccoli riquadri di carta stagnola: da qui il nome dell’operazione, denominata ‘Stagnola’.
Arresti Bojano Operazione Stagnola. Come si è arrivati all’arresto
Il via vai di spacciatori e tossicodipendenti è stato notato, la gente ha parlato. Ha detto il capitano. Numerose le segnalazioni (anche attraverso le app dedicate) giunte ai Carabinieri. In altri casi sono state le mamme disperate per i propri figli a recarsi personalmente in caserma.