No SmartWorking senza GreenPass. La stretta finale senza logica

No SmartWorking senza GreenPass. La stretta finale senza logica

Notizie/Cronaca

No SmartWorking senza GreenPass per evitare di vaccinarsi o ricorrere ai tamponi, facendo così valere l’obbligo del lasciapassare sia ai dipendenti che ai visitatori

No SmartWorking senza GreenPass per i dipendenti pubblici che pensavano, fin’ora, di poter aggirare l’obbligo del lasciapassare lavorando da casa, adesso non è più possibile, non gli sarà permesso evitare la vaccinazione o i tamponi ogni 48 ore.

No SmartWorking senza GreenPass

In una bozza della Pubblica Amministrazione, riguardante l’applicazione del GreenPass, si legge chiaramente che lo SmartWorking non è una sostituzione valida al lavoro in presenza, evitando così vaccinazioni e tamponi.

La bozza della Pubblica Amministrazione

Possiamo leggere che: “non è consentito in alcun modo che il lavoratore permanga nella struttura, anche a fini diversi, o che il medesimo sia adibito a lavoro agile in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza, e non è consentito in alcun modo in quanto elusivo del predetto obbligo, individuare i lavoratori da adibire al lavoro agile sulla base del mancato possesso di tale certificazione”.

Il Governo prosegue dritto

Le molteplici proteste scese in piazza negli ultimi mesi, sia da parte di settori pubblici che privati, non hanno assolutamente fermato il Governo, che prosegue dritto per la sua strada. L’obbligo del lasciapassare vale per i lavoratori dipendenti, visitatori, autorità politiche, componenti delle giunte o assemblee locali e regionali.

Per chi è valido il lasciapassare

Il GreenPass è valido anche per il personale addetto alle pulizie e ai fornitori di bevande, cibo e servizi di ristorazione, ovvero per chiunque entri in luoghi pubblici per lavorare. Mentre il discorso sul lasciapassare non vale per gli utenti che entrano in un luogo pubblico come ad esempio per poter entrare negli uffici dell’INPS per fare uso di un qualsiasi servizio.

Decisioni del Governo 15 ottobre

Secondo le disposizioni del Governo dovranno essere i dirigenti a dover fare i controlli nei confronti dei propri dipendenti, tramite tornelli installabili o controlli a campione da effettuare ogni giorno. Adesso bisogna aspettare che il Governo, il 15 ottobre, decida se ascoltare i cittadini e le loro proteste o proseguire per la sua strada.

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