Fridays For Future, organizzazione fondata da Greta Thunberg nel 2018. Venerdì 24 settembre 2021, si incontreranno nelle piazze ambientalisti che manifesteranno per l’emergenza climatica e la richiesta di azioni concrete. Si protesterà contro le attuali politiche globali che ancora non sono riuscite a eliminare il carbone dalla produzione energetica
Fridays For Future, conosciuto anche come “Festa per la fine del mondo”, si tratta di uno sciopero generale dove parteciperanno gli ambientalisti di tutte le città italiane, da Nord a Sud. L’organizzazione chiede di agire sul clima ai leader mondiali, specialmente ai politici del Nord Globale.
Fridays For Future
Venerdì 24 settembre 2021 si scende nelle piazze per lo Sciopero Globale del Clima per lottare contro l’ingiustizia climatica in cui viviamo. Gli attivisti e gli ambientalisti chiedono ai leader mondiali di rispettare gli Accordi di Parigi. Eliminare il carbone dalla produzione energetica: il Carbon Budjet, la quantità di Co2 che possiamo ancora emettere per non superare la soglia di una determinata temperatura globale, che è quella di 1,5 gradi entro il 2030.
Restare uniti e determinati
“La determinazione dei giovani – afferma Abel F Rodrigues dal Brasile – a comprendere la reale connessione tra la crisi climatica e i gruppi sociali più vulnerabili cambia la narrazione globale sull’emergenza climatica e promuove la democratizzazione dell’agenda climatica e ambientale.” I ragazzi che scenderanno nelle piazze mettono in luce le diseguaglianze e le ingiustizie tra i Paesi. I giovani devono restare uniti e lottare per la giustizia sociale e ambientale.
Il momento migliore è oggi
Molti i manifestanti di tutt’Italia che scenderanno nelle piazze, rispettando le misure di distanziamento. “Il momento migliore per agire sarebbe stato 30 anni fa, ma il secondo momento migliore è oggi – afferma Giacomo, un ragazzo di Forlì – È una responsabilità, ma anche un’opportunità storica. Non risparmiare energie, non aspettare, dai il massimo questa volta, perchè c’è bisogno di tuttə.”
La “Festa per la fine del mondo”
Le parole di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, “Ambientalisti radical chic, oltranzisti e ideologici, peggio della catastrofe climatica”, riferendosi agli attivisti italiani. Artisti come Piero Pelù e i Subsonica hanno contribuito a pubblicizzare la “Festa per la fine del mondo” durante i loro ultimi concerti, sensibilizzando le persone a scongiurare ogni accordo internazionale che accetti limiti più bassi di decarbonizzazione di energia.
I prossimi incontri
Le prossime manifestazioni che si svolgeranno a Milano, sono la Youth4Climate e la Pre-COP Summit. Gli eventi coinvolgeranno giovani ambientalisti e istituzioni, che si incontreranno per organizzare le richieste ufficiali sulla decarbonizzazione del clima, che saranno oggetto di discussione il mese prossimo nella PreCOP-26 a Glasgow.
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