Premiati dall’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” i molisani che si sono distinti nel mondo per aver portato alto il nome della regione. In Particolare Michela Izzo, premiata e insignita del “Mujeres Que Cambian El Mundo” della Repubblica Dominicana per aver realizzato un progetto umanitario capace di migliorare le condizioni materiali di vita di migliaia di persone
(UMDI-UNMONDODITALIANI) L’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” ha promosso per il 25 agosto alle un incontro presso la propria sede in Via Piave, 90 a Campobasso con Michela IZZO, la ricercatrice molisana recentemente insignita del “Mujeres Que Cambian El Mundo” della Repubblica Dominicana per aver realizzato un progetto umanitario capace di migliorare le condizioni materiali di vita di migliaia di persone prive di energia elettrica e di servizi elementari. Alla riunione, semplice ed essenziale, hanno partecipato alcuni molisani che da tempo vivono in Italia, in Europa e nel Mondo e che si sono sempre impegnati a tenere vivi i legami, i contatti e gli scambi socio – culturali, turistici ed economici con la terra d’origine delle proprie famiglie. Scambiarsi un saluto, confrontarsi, conoscersi e stringere nuovi rapporti per condividere insieme emozioni, informazioni, apprensioni e soddisfazioni delle comunità molisane sparse dall’Australia alla Scandinavia, senza perdersi di vista e preservando quel giusto attaccamento alle proprie radici. Ad aprire l’incontro è stato Michele Petraroia, presidente onorario dell’Auser “Padre Giuseppe Tedeschi”, presente anche il vicepresidente Anna Spina e il direttore tecnico Elisabetta Brunetti, insieme agli emigrati molisani. La Izzo, ospite d’onore, originaria di Toro è stata accolta con grande orgoglio e Petraroia le ha dato il premio simbolo di orgoglio e gratitudine per aver portato alto il Molise nel mondo. Durante l’incontro alla ricercatrice molisana è stata consegnata una pergamena come riconoscimento per il lavoro svolto e per aver reso orgoglioso il popolo molisano. A condividere la propria esperienza anche tanti altri ospiti che si sono distinti all’estero: Vincenzo del Riccio, originario di Roccamandolfi e residente a Toronto; Franco Narducci, originario di Santa Maria del Molise, vice presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati residente in Svizzera; Luigi D’Ovidio, originario di Trivento. Ha operato per 20 anni nella Formula 1. Ha conosciuto Nelson Mandela e tutt’oggi è “un’istituzione” italiana in Sud Africa; Frank Salvatore, originario di Toro, autore del libro “My America”, risiede a Philadelphia. Angela Basile, originaria di Macchiagodena, avvocato, imprenditrice ed esponente della commissione giuridica del Comitato degli italiani all’estero (Comites) a San Paolo del Brasile; Luigi Reale, originario di Ferrazzano, vive a Bedford ed è un professore universitario, eletto precedentemente nel consiglio regionale della contea di Cambridge. E infine Massimo De Vita, fondatore e direttore artistico del Teatro Officina, vincitore del prestigioso riconoscimento “Ambrogino d’oro”.