Harriet libera dopo 15 anni legata ad una catena in una stalla con vista parete. Il personale del Rifugio Jill Phipps salva la mucca da una vita in prigionia regalandole la libertà del prato
Harriet libera dopo 15 anni su un prato della collina di Albugnano in località Santo Stefano. Dalla sua piccola stalla nell’Alessandrino dove era tenuta legata ed ingravidata per tre volte. I vitelli le sono sempre stati portati via e nei suoi occhi non si leggeva altro che rassegnazione alla sua condizione di schiavitù.
Harriet libera dopo 15 anni
«Storia che merita di essere raccontata – spiegano Daniela Shehu e Gianluca Viky Serra che coordinano l’associazione no profit Rifugio Jill Phipps – in quanto l’animale per quindici lunghi anni, ha vissuto dentro una piccola stalla. Legata con una catena ed esclusiva visuale la parete. Si era abituata alla sua prigionia ed il suo sguardo ormai esprimeva rassegnazione». La prigionia di Harriet è stata resa un inferno maggiore grazie ai tre parti dopo i quali le sono stati sottratti i vitellini.
Harriet nel futuro
«Non si poteva fare niente per restituirle il tempo che aveva passato legata al chiuso, ma per il futuro si ed è per questo che si sono mobilitate tre volontarie. Lorena, Ambra e Paola hanno convinto l’anziano allevatore che alla fine l’ha ceduta, sia per alleggerire la piccola stalla che per le pressioni delle tre. Le stesse l’hanno poi generosamente adottata a distanza assicurando il soggiorno ad Albugnano». Oggi Harriet è alla sua quarta gravidanza e questa volta potrà accudire la sua prole pascolando libera sul prato. Un lieto fine che restituisce dignità alla mucca.
L’inferno di Harriet
La prigionia di Harriet ha lasciato segni sul suo corpo. “I suoi movimenti sono lentie stereotipati” ma il suo sguardo, finalmente, è pieno di stupore. “Ha già famigliarizzato con alcune caprette dopo la sua gravidanza potrà fare conoscenza degli altri sei bovini presenti nel rifugio. Insomma, proprio come nel periodo di quarantena in assenza dell’uomo gli animali hanno popolato le strade delle città riappropriandosi di spazi che sono anche loro, Harriet ci dimostra come la separazione dall’uomo e dal suo sistema di profitto specista le ha donato speranza, tranquillità e dignità.
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