100 avvocati contro Greenpass inviano una diffida al governo contro l’applicazione del certificato verde nelle modalità pensate da Mario Draghi
100 avvocati contro Greenpass: la squadra dell’Unione per le cure i diritti e le libertà – fondata da Erich Grimaldi ha inoltrato un documento di diffida contro il Green Pass. Secondo gli avvocati, il provvedimento di Draghi viola la disposizione europea sulla non obbligatorietà del vaccino.
100 avvocati contro Greenpass
“In totale dispregio dell’ultimo capoverso dell’art 32 della Costituzione, – si legge nella diffida – che rappresenta aspetto inderogabile e assoluto (la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti). Dove nel comma due – proseguono i firmatari della diffida – specifica che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, il Green Pass di fatto costringe alla vaccinazione per poter svolgere qualsiasi attività professionale”.
Greenpass discriminatorio
Il testo continua “l’articolo n. 36 del Regolamento UE 953/2021 precisa sia necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.
100 avvocati contro Greenpass: libertà a rischio
Si deduce, dunque, che secondo i 100 avvocati, il possesso di Greenpass non può costituire condizione necessaria per l’esercizio del diritto di libera circolazione. Ma anche i trasporti sono un nodo da sciogliere. “Inoltre, – continuano i firmatari – il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati”.
Privacy
Altra problematica da prendere in considerazione è quella della privacy. Infatti da una parte preoccupa il trattamento dei dati sensibili e dall’altra la possibilità per privati cittadini di svegliarsi pubblici ufficiali addetti all’identificazione dei propri clienti.
Erich Grimaldi sul Greenpass
“Il malumore generato dal green pass è conseguenza dell’assenza di valide terapie domiciliari precoci”, afferma l’avvocato Grimaldi, “che affiancate ad una campagna di vaccinazione, effettuata con cautela e trasparenza, avrebbero evitato uno strumento così restrittivo, a ridosso del periodo estivo”.
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