Dieta Mediterranea salva cuore, ecco gli alimenti da evitare per un effetto protettivo del cuore. Tra i più conosciuti troviamo gli zuccheri, la carne e le uova. Essi sono alimenti molto diversi tra di loro ma tutti associati da un unico motivo, ovvero, evitarne un consumo smoderato
Dieta Mediterranea salva cuore, ecco gli alimenti da evitare per i molteplici effetti negativi, come ad esempio: stanchezza cronica, aumento di peso, glicemia alta, colesterolo cattivo (LDL), malattie cardiache, l’osteoporosi, cancro, ecc.
Dieta Mediterranea salva cuore, cos’è e da dove nasce?
Molti studi affermano che la Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale riconosciuto anche dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010. Questo regime si fonda su alimenti di uso comune e abituale, come: cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, con un raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca, legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci. Il concetto di dieta mediterranea è stato introdotto e studiato inizialmente dal fisiologo statunitense Ancel Keys, in una situazione di severa difficoltà economica e di limitazione delle risorse a causa della Seconda guerra mondiale.
La Piramide Alimentare
Nel 1992, fù realizzata una guida alimentare con l’intento di mostrare in modo semplice, visivo e immediato, le basi di una sana e corretta alimentazione. Nel 2005, questa guida alimentare, fù elaborata, prendendo il nome di Piramide Alimentare, dai nutrizionisti dell’Università “La Sapienza” di Roma. Alla base ci sono i cereali e i loro derivati (da consumare ogni giorno), al secondo livello sono indicati frutta e verdura da assumere in elevate quantità, sopra ancora ci sono gli alimenti come la carne, il pesce le uova e i formaggi da consumare con moderazione e all’apice i grassi da condimento e gli zuccheri semplici da introdurre in piccolissime quantità.
Gli zuccheri semplici
Sono appunto gli zuccheri semplici una delle prime cause di problemi correlate al cuore e non solo. In questi ultimi decenni, il consumo di zuccheri, è aumentato in modo vertiginoso. Ormai esso si trova ovunque anche all’interno del pane confezionato, delle salse, dei sughi e all’interno dei condimenti preparati industrialmente. Esso è il primo ingrediente in cioccolate, snack e biscotti, bevande gassate, succhi di frutta industriali, tè freddo e in molti altri alimenti comunemente consumati.
Lo zucchero raffinato è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione dello zucchero. Il fine è quello di renderlo più bello alla vista del consumatore: il colore bianco è migliore ed accattivante. Lo zucchero è da considerarsi pericoloso per la salute perché fornisce esclusivamente un apporto calorico ma è totalmente privo di sostanze nutritive.
L’assunzione di zuccheri semplici, con l’alimentazione, innalza rapidamente i livelli di glucosio nel sangue (glicemia). Un normale livello di glicemia è utile per fornire l’energia al nostro corpo ed al cervello ma, livelli elevati scatenano molte reazioni negative, come: la perdita di calcio nei denti e nelle ossa, con l’indebolimento dello scheletro e della dentatura, la riduzione delle difese immunitarie, l’aggravamento delle malattie cardiache, del diabete, dei calcoli biliari, dell‘ipertensione, delle artriti e di alcuni tipi di cancro.
La carne e le uova
La carne presenterebbe molti benefici, ad esempio, è ricca di proteine di facile assorbimento e di elevato valore biologico, è ricca di creatina, che stimola sia l’aumento di energia dell’organismo, sia della massa muscolare, contiene vari minerali e in particolare ferro, sodio, potassio e zinco ma sappiamo anche che la carne fa male al nostro organismo perché contiene molti grassi saturi in particolare la carne rossa.
Gli acidi grassi saturi sono contenuti prevalentemente in carni di bovino, insaccati e tuorlo d’uovo (quest’ultimo ha un contenuto di colesterolo molto elevato e per questo è adatto ai giovani in crescita e in pieno sviluppo ormonale, mentre è molto meno adatto alle classi di età che sono entrate negli anni “- anta”). Già da molti anni, gli acidi grassi saturi sono stati positivamente associati ad un maggior rischio di sviluppare il cancro del colon-retto, la cardiopatia ischemica (che può evolvere fino all’infarto cardiaco) ecc. Si consiglia quindi di mangiarla in modiche quantità e di prediligere la carne bianca come la carne di pollo, che essere consumata fino 3-4 volte alla settimana, perché più magra e perché, a differenza di quella rossa, non esistono evidenze scientifiche che mostrino rischi in caso di assunzione eccessiva.
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