Incendi costa molisana durante lo scorso fine settimana. Le fiamme, sempre più minacciose, hanno devastato la pineta e la vegetazione di Campomarino. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per contenere il rogo
Incendi costa molisana producono dei danni incalcolabili all’ambiente. Le squadre dei Vigili del Fuoco arrivate da tutto il Molise e i volontari della protezione civile si sono impegnate nelle operazioni di spegnimento dei focolai e nel portare al riparto le persone che si trovavano in spiaggia per godersi una giornata di mare. Inoltre, vedette e gommoni, messi a disposizione dalla Guardia Costiera, sono stati impiegati per mettere in salvo persone che non avevano vie di fuga per allontanarsi dalla zona interessata dai roghi.
Incendi costa molisana
“L’unica via di salvezza è stato il mare. – dichiara Amedeo Nacarlo, il comandante del porto di Termoli – Le attività sono coordinate dalla Prefettura, noi ci stiamo occupando dei soccorsi via mare”. La rapida propagazione del fuoco è stata favorita dalla vegetazione secca, dovuta alle settimane senza pioggia e dal forte vento. Oltre al disastro ambientale si aggiunge anche quello economico. In contrada Marinelle, sono state evacuate tre strutture: il campeggio Marinelle, La Pineta e il camping Village Corrado.
La splendida vegetazione ormai distrutta
Le fiamme, con lo scorrere dei minuti, si sono avvicinate alle abitazioni, rendendo l’aria irrespirabile. Ogni cittadino ha provato a spegnere con pompe di acqua, i piccoli roghi che si innescavano davanti le loro case. I soccorsi hanno deciso di chiudere la statale 16 in entrambe le direzioni e di sospendere la circolazione ferroviaria sulla linea Bari-Pescara. Il terreno è nero, l’area è stata devastata dall’incendio e la vegetazione è ridotta in cenere.
Sandro Arco
“Sono a Campomarino in vacanza – in un post l’ex presidente di Fondazione Molise Cultura – e ho vissuto i terribili momenti delle fiamme. È scandaloso constatare che il nostro territorio sia completamente abbandonato senza coperture senza sicurezza senza piani di intervento. Un danno grave gravissimo che purtroppo passerà come un incendio. Ma c’è molto di più. Una incuria sostanziale un assoluto scollamento istituzionale una grave responsabilità che pesa su chi non ama questo territorio queste pinete queste spiagge. Per finire una vergogna. Ho parlato con gli operatori sul posto. Disperazione. Un pezzo di costa distrutto. Vabbè ma intanto aspettiamo ferragosto e tutto passerà come se non fosse accaduto nulla. Altro che forestale.”
Pietro La Serra
“Mascalzoni e vigliacchi – la riflessione su Facebook dedicata ai piromani – siete contenti? Con un semplice gesto vi sentite i padroni del mondo, distruggete in pochi minuti quello che la natura ha costruito in centinaia di anni, mettete a rischio la vita di tante persone e condannate ad una morte atroce tanti animali. Dopo che avete compiuto le vostre imprese siete felici? Vi sentite i dominatori del mondo? Personalmente penso che la vostra lucida pazzia meriterebbe punizioni drastiche, mai come nel vostro caso sarebbe buona cosa sbattervi in prigione e buttare la chiave, in questi casi anche una persona calma come me perde le staffe. Comunque per chiudere una considerazione che mi consola, voi vigliaccamente appiccate il fuoco al mondo ma nella prossima vita(che esiste, statene certi) sarete condannati a stare nelle fiamme eterne dell’inferno, così vi renderete conto della vostra immensa malvagità. Non siete umani, siete solo escrementi. Scusate lo sfogo forte ma vedere il Mondo violentato mi provoca tanta rabbia, ora è toccato al Molise e all’Abruzzo, le mie regioni del cuore.”
Incendi costa molisana, Pier Paolo Giannubilo
“Desolazione. – scrive lo scrittore molisano – Ieri siamo tornati in Molise dopo 3 settimane on the road in Francia, e ci siamo fermati a Marina di Chieuti, vicino casa dei miei nonni pugliesi, per fare un po’ di mare. Dalla spiaggia si vedeva una colonna di fumo levarsi da Campomarino e non finire più. Il fuoco è un elemento che è lo stesso ovunque, ma non tutti gli incendi sono uguali. Quelli australiani non sono quelli turchi, e quelli sardi non sono quelli californiani. E sì, dietro le fiamme non c’è una causa, ma concause, però alla favoletta dei piromani picchiatelli non ci crede più nessuno, sono ormai figure più letterarie che reali. Se il fuoco è stato appiccato in più punti, dietro ci sono criminali coi loro interessi da perseguire. Solo chi non sa o finge di non sapere quale orripilante gramigna umana che viene da fuori infesta la costa molisana può continuare a piangere puntualmente sul latte versato e glissare con nonchalance sul fatto che la piccola e la grande criminalità foggiana fagocitano pian piano la nostra costa come i campani si sono presi il Molise occidentale. A Campomarino, quando il Molise era un posto bello e pulito (pulito in tutti i sensi, grazie a un imponente, sovradimensionato presidio di forze dell’ordine), era un piacere andare.
Ricordo della pineta
“C’era un locale alla buona con una insegna che diceva “Spaghetti e birra lire 5000“, oggi sarebbero due euro e mezzo, e da ragazzi mangiavamo sempre lì, poi prima di stenderci al sole facevamo un sonnellino nella bellissima pineta che da ieri non c’è più, un luogo di pregio eccelso negli anni trasformato in una discarica a cielo aperto dall’inciviltà dei cosiddetti turisti. Sono un rompicoglioni passatista, è vero, uno di quelli che dice sempre che prima era meglio, è vero. Però, almeno in questo caso, temo di avere ragione.”
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