In Italia variante Delta ha superato per diffusione la variante inglese “alfa”. I contagi stanno aumentando, l’incubo sembra ancora non essere finito. 4 le regioni che rischiano la zona gialla
In Italia variante Delta che inizia a diventare preoccupante. Il governo pensa di introdurre nuovi divieti e limitazione nelle zone che sono più a rischio: Sicilia, Abruzzo, Campania e Marche. Fra i parametri in vigore e presi in considerazione dal ministero della Salute e dal Cts, c’è l’incidenza dei casi di coronavirus ogni 100 mila abitanti: se superano i 50 casi si torna in zona gialla.
In Italia Variante Delta
Il ministero della Salute per limitare la diffusione della Variante Delta, ha disposto un’ordinanza proibendo l’ingresso in Italia per le persone provenienti o che abbiano soggiornato nei quattordici giorni precedenti in India, Bangladesh e Sri Lanka. Mentre per i viaggiatori in arrivo dalla Gran Bretagna è previsto l’obbligo di tampone e la quarantena obbligatoria di cinque giorni.
Variante Delta in Sicilia
La regione con maggiori contagi in Italia è la Sicilia, con 25 casi. Scatta l’allarme quando si combinano contagi (Rt), superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e del 30% quello delle terapie intensive. La regione chiede nuovi criteri e divieti. Tra le questioni poste, c’è quella di rendere più determinante, nell’ambito del monitoraggio settimanale, la valutazione dei rischi sulla pressione ospedaliera rispetto all’incidenza dei contagi, proprio in vista dell’alleggerimento delle strutture sanitarie dovute al calo dei casi gravi con l’avanzare delle vaccinazioni.
Varianti Voc
Il Ministero della Salute prova a controllare la situazione in Italia, prima che ci siano focolai, introducendo una nuova analisi rapida sulla diffusione delle “varianti Voc” (variant of concern, varianti che destano preoccupazione) in una circolare firmata dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza. L’Istituto superiore di sanità in collaborazione con le regioni e le province autonome si occuperanno dell’indagine.
Le macroaree
Per l’analisi sulla diffusione delle varianti Covid, divideranno l’Italia in quattro macroaree: nord-ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), nord-est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), sud e isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).
Il ministro della Salute
Roberto Speranza, il ministro della Salute, ha chiarito che una risalita dei contagi era prevista, ma con numeri più bassi visto l’andamento positivo della campagna vaccinale. “Come abbiamo sempre fatto – dice il ministro della Salute – ci affideremo alla nostra squadra di tecnici che continueranno a fare questo lavoro di verifica, vediamo passo dopo passo come le cose vanno avanti. La vera arma per chiudere questa stagione è la campagna di vaccinazione, su cui bisogna insistere”.
Direttore del dipartimento di Microbiologia
“La variante Delta – spiega il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti – è a un passo dal diventare resistente ai vaccini e quindi meno si trasmette e meglio è. Per questo, penso che bisognerebbe combinare la campagna vaccinale, vaccinando più persone possibili, e allo stesso tempo rafforzare la nostra capacità di tracciamento, perché diminuire la trasmissione potenzia l’effetto dei vaccini”.
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