Lo Stato Civile Italiano, istituito con Regio Decreto del 15 novembre 1865 è entrato in vigore da 1° gennaio 1866. Prima abbiamo avuto lo Stato civile Napoleonico dal 1806, e lo Stato civile della Restaurazione nel Regno di Napoli. Arriva il secondo appuntamento con la storia e gli antenati grazie al corso di Genealogia di Un Mondo d’Italiani. E’ gratuito ed è ancora possibile iscriversi!
Genealogia numero due. Continua l’entusiasmante corso presso la sede del giornale “Un mondo d’Italiani” La seconda lezione si terrà domani, 10 dicembre 2016 a Bojano in Località Terre Longhe, Piazza Giovanni Paolo II. “Inizieremo a leggere gli atti dello Stato Civile – ha anticipato il docente, Domenico Carriero – e ad inserire le informazioni contenute in queste fonti all’interno del software. Un appuntamento immancabile in quanto darà a tutti i partecipanti gli strumenti per iniziare a ricostruire la storia di un bel numero di generazioni della propria famiglia”. In effetti, per la prossima lezione del seguitissimo corso diretto da Mina Cappussi, i partecipanti sono stati invitati a portare il proprio computer portatile sul quale verrà installato un programma di archiviazione che risulterà molto utile per la raccolta e la gestione dei dati, nonché per la costruzione dell’albero genealogico. Questa volta si entrerà nel vivo, dopo la lezione di introduzione che ha ripercorso la storia d’Italia tenendo come punti fermi quattro date di riferimento: il Concilio di Trento nel 1563, a seguito del quale come ogni parroco dovesse tenere un registro dei battesimi, dei matrimoni e delle sepolture; il Catasto Onciario nel 1741 istituito dal Re Carlo III di Borbone istituì e conservato presso l’Archivio di Stato; il Codice Napoleonico del 1809, introdotto in Italia da Gioacchino Murat, che istituì tre registri: per le nascite, per le adozioni e per i matrimoni. Infine nel 1861 con l’Unità d’Italia, fu introdotta la leva obbligatoria, grazie alla quale ci sono arrivati i documenti dell’esercito militare.
Il
registro di stato civile è tenuto dagli
enti locali statali e conserva le informazioni riguardanti lo
stato civile dei cittadini. La sua tenuta è obbligatoriamente prevista a carico del
comune, presso l’
ufficio di stato civile. Gli atti relativi sono raccolti in
archivi informatici e registri cui fa capo
l’ufficiale di stato civile del comune, che può essere anche il
sindaco o il
presidente di circoscrizione comunale (qualora il territorio comunale sia diviso in circoscrizioni), o il segretario comunale. Atti tipici dello stato civile sono:
atti di nascita, atti di morte, atti di matrimonio o di
unione civile,
cittadinanza,
pubblicazioni matrimoniali. Ai sensi dell’art. 450 del codice civile, i registri dello stato civile sono pubblici. Lo scopo dei registri è proprio quello di rendere pubbliche informazioni a chiunque. Oltre ai certificati veri e propri si possono avere:
estratti per riassunto e gli
estratti per copia integrale. L’Italia fa parte insieme ad altri paesi Europei della
Commissione internazionale dello stato civile, che ha prodotto una
Convenzione relativa alla codifica dei documenti dello stato civile che fornisce codici comune e tabelle di traduzione tra le varie lingue dei paesi membri, tra le quali anche una traduzione in inglese non ufficiale.
Lo
Stato Civile Italiano, istituito con Regio Decreto n. 2602 del
15 novembre 1865, in vigore da
1° gennaio 1866, ha obbligato i Comuni italiani a compilare i
registri degli atti di nascita, di cittadinanza, di pubblicazioni di matrimonio, di matrimonio e di morte, sempre redatti in doppio originale, uno dei quali rimane presso il Comune stesso, mentre il secondo viene conservato presso gli
Archivi di Stato. I registri sono corredati da indici alfabetici che consentono una più rapida ricerca dei singoli atti; essi riportano inoltre atti di stato civile registrati presso altri Comuni o altre autorità, anche all’estero, riguardanti cittadini italiani residenti nel Comune stesso. Rispetto ai registri compilati per scopi militari, o da comunità religiose, i registri civili riguardano i cittadini di entrambi i sessi e di qualsiasi confessione religiosa, nonché gli atei e i non battezzati. Prima dello Stato Civile Italiano abbiamo avuto lo
Stato civile Napoleonico, introdotto in Italia a partire dal 1806, a seguito dell’annessione di molte regioni all’Impero francese, e in vigore fino al 1815 e lo
Stato civile della Restaurazione relativo al periodo 1815 – 1865 circa, presente soprattutto nell’Italia meridionale (Intendenza borbonica nel Regno di Napoli), e in alcune aree settentrionali, per esempio nel Modenese.
Il corso si terrà ogni sabato, dalle ore 11 alle ore 13, presso la sede della redazione “UN MONDO D’ITALIANI”. Il prossimo incontro, sabato 10 dicembre, è aperto a tutti, anche a coloro che non avessero potuto partecipare alla prima lezione. Si consiglia di portare con sé un computer per l’installazione di un
software utile per la ricerca genealogica. Per
iscrizioni e
informazioni telefonare al 338 8918 290, oppure scrivere a
[email protected].
di Mina Cappussi e Giuseppe Priolo