Il re d’Arabia saudita Abdullah bin Abdul Aziz ha annunciato che le donne entreranno a far parte della Shura (il Consiglio consultivo) del regno a partire dalla sua prossima sessione e che potranno candidarsi alle prime elezioni municipali che seguiranno quelle del 29 settembre, per loro ancora vietate. Contestualmente alla possibilità di candidarsi alle municipali, il sovrano ha anche concesso alle donne il diritto di voto.
Una svolta epocale quella annunciata da re Abdullah bin Abdul Aziz, sovrano dell’Arabia Saudita: “Dato che rifiutiamo di emarginare le donne in tutti i ruoli della società che sono conformi alla Sharia – ha affermato il monarca – abbiamo deciso, dopo consultazioni con i nostri consiglieri religiosi, di inserire le donne nella Shura come membri a partire dalla prossima sessione”.
“Le donne – ha aggiunto – potranno candidarsi alle elezioni municipali e avranno anche il diritto di voto”. E’ la prima volta che alle saudite viene concesso il diritto di voto e di eleggibilità in uno scrutinio in questo regno ultraconservatore dove sono ammesse solo le elezioni municipali.
Le prossime elezioni a cui potranno partecipare dovrebbero svolgersi fra quattro anni. La metà dei 285 seggi dei consigli municipali è elettiva mentre l’altra meta è di nomina del governo. Il Majlis al Shura aveva raccomandato di autorizzare il voto alle donne ma non di candidarsi alle prossime elezioni locali che si terranno fra quattro anni, secondo fonti ufficiali.
Nel Paese però la rivoluzione è ancora lontana. Nell’ultimo rapporto Amnesty parla di discriminazioni nella legge e nella prassi e di una spirale senza fine di violenza domestica. La leggi impongono ad ogni donna un tutore maschile, rendendole subordinate agli uomini in questioni come il matrimonio, il divorzio, la custodia dei figli e la libertà di movimento. Alle donne non è neanche permesso di guidare.
di Carmelina Rico
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