Denunciato per esercizio abusivo di professione da un commerciante di Bojano. Le indagini in corso avrebbero evidenziato precedenti truffaldini. La società “Sinistri & Soluzioni” secondo le accuse con una partita iva fasulla e sede invia Stroffellini. Agli avvisi di garanzia contro i vecchi Amministratori si aggiungono le accuse contro il neo consigliere.
Altri guai per l’Amministrazione Comunale di Bojano guidata da Antonio Silvestri perché agli avvisi di garanzia che avevano già raggiunto i vecchi amministratori oggi tornati in sella, si aggiunge oggi una denuncia per esercizio abusivo di professione e altre attività truffaldine nei confronti di un giovane consigliere eletto nel corso delle ultime Amministrative. Nei confronti del consigliere sarebbe stata presentata una denuncia-querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso tramite la Questura di viaTiberio, per esercizio abusivo della professione. A denunciarlo un commerciante di Bojano, G.P., 59 anni, che lo scorso febbraio aveva subito un incidente stradale nei pressi del bivio per San Polo Matese. “Il 14 febbraio scorso sono rimasto coinvolto in un sinistro con un Tir – racconta l’uomo – e ho riportato lesioni personali e ingenti danni all’automezzo. Due giorni dopo si è presentato a casa mia questo presunto esperto in infortunistica stradale vantando di avere una società denominata “Sinistri & Soluzioni” con una fantomatica partita iva e ufficio in via Stroffellini. Dico fantomatica, perché quella Partita Iva indicata sul bigliettino da visita consegnato agli inquirenti non apparteneva alla “Sinistri & Soluzioni”, bensì ad un’attività di commercio all’ingrosso di frutta e verdura, ortaggi freschi o conservati appartenente ad un suo familiare. Una ditta individuale che niente aveva a che fare con la vantata attività di consulenza, oltretutto scaduta il 31 dicembre 2008, oltre due anni prima del sinistro in cui sono rimasto coinvolto. Il mio interlocutore con tanto di bigliettino da visita mi disse che a lui faceva capo un team di professionisti in convenzione: avvocati e medici di fiducia, per cui, se gli avessi dato la delega, egli avrebbe pensato a tutto, occupandosi del patrocinio del sinistro presso l’assicurazione per ottenere il risarcimento dei danni fisici e materiali. Mi sono fidato e gli ho affidato tutte le pratiche. A seguito di inattendibili e infondate notizie che questo presunte esperto in materia infortunistica mi propinava ho cominciato ad avere qualche dubbio sulla veridicità di quanto asserito, per cui ho cominciato a fare qualche ricerca. Per prima cosa è saltato agli occhi il bigliettino da visita e la storia della Partita Iva fasulla. Quando mi sono reso conto di essere stato raggirato gli ho revocato immediatamente il mandato. Una medesima revoca l’ho fatta nei confronti di un’avvocatessa della provincia di Caserta pure presentatami da lui. Non solo si è finto di essere un altro e ha millantato titoli ed esperienze professionali, ma ha fatto scadere i termini senza presentare i documenti previsti per il riconoscimento del danno subito”. Secondo alcune indiscrezioni, tutte naturalmente da confermare, il consigliere gestirebbe una società per l’assistenza in caso di sinistri stradali senza averne i requisiti e senza autorizzazione. Questo, almeno, quello che si desume dalla denuncia e dalleparole del commerciante gabbato, ma anche dalle prime indagini delle Forze dell’Ordine. In Procura bocche cucite sull’argomento, non sarebbe nuovo ad attività del genere, in quando sarebbero in corso altre indagini. Anche l’Ordine degli Avvocati sembrerebbe coinvolto, suo malgrado, nella questione, avendo ricevuto segnalazioni in merito. La Repubblica Italiana, naturalmente, garantisce l’accusato fino alla definitiva condanna (presunzione d’innocenza) e UMDI si è limitato a riportare la denuncia del commerciante. Esula dal nostro compito stabilire eventuali responsabilità penali di chiunque. Ci auguriamo che l’accusa contro il consigliere possa cadere e che le indaginisi rivelino prive di fondamento. Anche la questione della Partita Iva errata potebbe essere dovuta ad un disguido e il consigliere potrà ampiamente chiarirlo, ma è giusto che i cittadini siano informati di ciò che accadeanche perché non è un segreto che a Bojano siano stati denunciati, e talora arrestati, diversi truffatori, che tuttora circolano liberamente in città e in altre regioni, mentre è prassi comune millantare titoli accademici da parte di persone che aspirano, forse, a conquistarne.
di Mina Cappussi
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