Che strana che è la vita…ti fa sentire vicine persone che nemmeno conosci se non attraverso i media e le passioni. Eppure lacrime, messaggi, emozioni hanno riempito il cuore e il web di tanti appena si è appresa la notizia della morte di Marco Simoncelli.
Sono le 10,56 in Italia e una tragedia terribile è accaduta sulla pista di Sepang, in Malesia. Fermo, in mezzo alla pista Marco Simoncelli. Il video dello schianto e le immagini scorrono sul circuito Tv della pista. Il pubblico resta in un silenzio tombale, surreale. Le immagini, purtroppo, parlano da sole.
Bandiera rossa. I piloti tornano ai box dopo lo schianto.
Simoncelli è stato colpito dalla moto di Edwards e di Rossi, perde il casco. Immagini choc. Il secondo giro del Gp della segna la morte di questo giovane ventiquattrenne. Dopo un’ora di attesa il mondo della MotoGp è in lutto. Il tempo scorre, nessuno parla, ma chi conosce le gare sa che, di solito, quando non arrivano notizie, non è mai un buon segno.
Rossi e Capirossi ai box piangono, ci sono scene di commozione, ancor prima di conoscere il tragico epilogo.
Un terribile incidente cancella la vita di Marco Simoncelli: una caduta lo ha fatto scivolare sull’asfalto. Nell’impatto ha perso il casco e altri piloti coinvolti nell’incidente non sono riusciti ad evitarlo.
Simoncelli rimasto a terra, esanime, immobile. Subito il terrore si fa reale, la situazione appare immediatamente gravissima.
Non è ancora ben chiara la dinamica dell’incidente: dalle immagini si vede Simoncelli tagliare una curva in modo innaturale, probabilmente dopo aver perso aderenza.
Quello che purtroppo è chiaro è che Marco Simoncelli è morto. Il suo sorriso, i suoi riccioli, il suo carattere esuberante, da oggi saranno per noi e per i tifosi solo ricordo. Tutto è cancellato.
Che strana che è la vita…ti fa sentire vicine persone che nemmeno conosci se non attraverso i media e le passioni. Eppure lacrime, messaggi, emozioni hanno riempito il cuore e il web di tanti appena si è appresa la notizia della morte di Marco Simoncelli. Sarà perché spezza il cuore vedere la morte di un ragazzo di ventiquattro anni. Sarà perché quel sorriso sappiamo che non lo vedremo più. Immagini che non avremmo mai voluto vedere ma che stamattina abbiamo visto. Brutta ed unica consolazione è sapere che Marco è volato in cielo facendo quello che più gli piaceva fare. Ha lasciato questa vita in sella alla sua moto, insieme alla cosa che più amava. Pensiero che non affievolisce il dolore, ma che speriamo almeno lo abbia reso felice fino all’ultimo.
Di Stefania Paradiso
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