Migliore amico o miglior pasto? Gli investigatori di Animal Equality hanno realizzato diverse inchieste all’interno di allevamenti e macelli di cani, allevati per la loro carne e per la loro pelliccia in Cina. Report ha dedicato un ampio spazio in prima serata alle loro inchieste. La sorpresa di Vita.
Se l’uomo è capace di compiere gesti atroci e disumani anche nei confronti del migliore amico per eccellenza, quale il cane, dov’è l’umanità? Cultura diversa non è sinonimo di violazione delle norme etiche. Però, cosa succede se nella terra del Sol Levante è intrinseco un background culturale e valoriale completamente diverso dal nostro? Il team di investigatori professionisti di Animal Equality, a partire dal 2012, ha realizzato ben 5 differenti inchieste all’interno di allevamenti, mercati e macelli di cani e gatti ed altri animali, allevati per la loro carne o per la loro pelliccia in Cina, che conta ogni anno oltre 10 milioni di vittime innocenti. Questi animali passano la maggior parte della loro vita in gabbia, in condizioni disumane, spaventati e in spazi ridotti, circondati dalla sporcizia, che provoca malattie, e mal nutrimento, che spesso genera cannibalismo. Dopo essere stati trasportati al macello, dove le violenze continuano, ma paradossalmente terminano, con la morte, gli animali vengono legati per il collo e colpiti alla testa con bastoni, oppure sgozzati e fatti dissanguare; qualcuno ha la fortuna di essere trattato con metodi meno brutali come elettrocuzione, cioè una scarica (non necessariamente mortale) di corrente elettrica nel corpo. Le inchieste hanno fatto il giro del mondo. Lunedì sera Report ha trasmesso un servizio di quasi mezz’ora sul mercato delle pellicce, contenente i filmati realizzati dagli investigatori di Animal Equality.
LE INCHIESTE IN CINA, SU RAI3
L’esemplare e temerario lavoro degli investigatori ha catturato l’attenzione mediatica italiana, guadagnandosi le prime pagine dei giornali ed ampi spazi sulle reti televisive come avvenuto su Rai3. Report, la trasmissione Rai, che normalmente ha un pubblico di un milione e mezzo di persone, ha trasmesso video e foto realizzati da due investigatori di Animal Equality sotto copertura, Oikeutta Eläimille (un’organizzazione finlandese) e l’associazione Essere Animali, presso allevamenti, mercati e macelli di cani e di altri animali di piccola taglia come gatti e cani, procioni. Realizzare inchieste all’interno di queste industrie della morte, non è impresa semplice, soprattutto in un posto come la Cina, così diverso dall’occidente sia sul piano giuridico, che culturale. Nonostante ciò, il lavoro degli investigatori non è passato inosservato alle autorità cinesi, e con il loro sforzo sono riusciti a convincergli a chiudere 33 rivenditori di carne di cane ed un macello.
Altra importantissima vittoria, la salvezza di una cagnetta che era destinata ad una morte cruenta, ribattezzata Vita. Al rientro in Europa, i volontari hanno portato Vita dal veterinario, per le cure necessarie… Ma una sorpresa incredibile ha loro meravigliato: non avevamo salvato solo lei, era incinta di 8 cuccioli. ‘’Abbiamo incontrato Vita in un mattatoio di Zhanjiang, uno delle migliaia di macelli di cani in tutta la Cina. – le parole di Jose Valle co-fondatore di Animal Equity – Appena siamo arrivati, siamo stati colpiti dal suo corpo tremante e lo sguardo implorante in cerca di aiuto. Mentre il macellaio uccideva gli altri cani, i suoi occhi ci pregavano di portarla fuori di lì. Abbiamo quindi guadagnato la fiducia dei lavoratori e con uno stratagemma molto ingegnosi siamo riusciti a portare Vita con noi“.
di Samuele Doganiero e Grazia De Gregorio
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